Fiori nettariferi, impegno della Regione per la semina
Ci sono buone novità per e le api e gli apicoltori della regione, così come per tutti gli insetti impollinatori del fragile bioma che vive in equilibrio con fiori e piante. Il cicepresidente del Consiglio Regionale Stefano Mazzolini, collegandosi al disegno di legge che delibera in materia di Assestamento del bilancio per gli anni 2024-2026, ha proposto infatti un impegno della Regione nella semina dei fiori nettariferi in aree specifiche e la promozione della pratica nelle pubbliche amministrazioni.
«Premesso che gli insetti impollinatori, come le api, i bombi e le farfalle, svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema – ha relazionato Mazzolini a supporto della sua proposta-, contribuendo alla riproduzione di molte piante e colture agricole, e quindi alla biodiversità e alla sicurezza alimentare, ho ritenuto fondamentale agire in tal senso a tutela di una ricchezza ormai fragilissima di cui disponiamo.
Considerando la diminuzione degli insetti impollinatori, l’idea è quella di promuovere e incentivare la semina di fiori nettariferi sulle piste da sci, i bordi delle piste ciclabili e le rotonde stradali del nostro territorio, venendo incontro economicamente ad agricoltori e soprattutto apicoltori, che già da anni combattono contro il drastico e preoccupante fenomeno della diminuzione della demografia apistica».
Molto importante per la riuscita del progetto, sarà sensibilizzare le pubbliche amministrazioni locali affinché adottino la pratica della semina dei fiori nettariferi anche in luoghi come viali cittadini e aree urbane verdi.
Nella proposta di Mazzolini, c’è la “volontà di avviare anche campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle scuole sull’importanza degli insetti impollinatori e sui benefici della semina di fiori nettariferi per poi monitorare e valutare l’impatto dell’iniziativa, in collaborazione con università e centri di ricerca, per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati e migliorare le strategie adottate”.
«Considerato che – ha aggiunto il Vicepresidente del Consiglio Fvg – a livello nazionale ed europeo sono stati adottati diversi contributi e strategie in tal senso, dobbiamo cogliere l’occasione per adeguarci e far propria l’etica di questo invisibile, seppur fondamentale ambito. Ci sono progetti già avviati in Europa che possiamo usare come modello, altri che possiamo avviare noi da pionieri e far si che un domani il Friuli V.G., possa diventare egli stesso un esempio di sostenibilità. Sono sicuro che un lavoro sinergico tra chi nobilmente continua a fare il lavoro di apicoltura e mantenimento del verde, la giunta Fedriga, la Comunità Europea e ogni singolo cittadino, possano fare la differenza e dare un futuro anche agli abitanti meno visibili e minacciati del nostro territorio».
“La Strategia Nazionale per la Biodiversità”, ha già l’obiettivo dichiarato d’intervenire per invertire la tendenza al declino degli insetti impollinatori; medesime linee guida, vengono riprese dal progetto “Ecoschema 5” a sostegno economico semina fiori nettariferi su terreni agricoli o “dall’Iniziativa dell’Unione Europea sugli Impollinatori” lanciata nel 2018, che ha l’obiettivo di migliorare la conoscenza dello stato degli impollinatori, affrontare le cause del loro declino e sensibilizzare l’opinione pubblica. «Ora tocca al Fvg fare la sua mossa e sviluppare un suo progetto operativo organico – ha concluso Mazzolini -.Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” ammoniva Einstein, daremo il nostro contributo per esorcizzare questo rischio».