Firmato a Roma il nuovo accordo finanziario fra Stato e Regione Fvg
E’ stato sottoscritto oggi a Roma l‘accordo finanziario tra il Governo e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che ridisegna i rapporti economici del Fvg con lo Stato fino al 2019, modificando il protocollo firmato nel corso della precedente legislatura (2010).
Sono sostanzialmente due i punti più rilevanti dell’intesa: il primo concerne le modifiche che vengono introdotte alla disciplina del contributo alla finanza pubblica, ovvero quanto la Regione versa allo Stato per concorrere all’abbattimento del debito pubblico nazionale; il secondo contiene i criteri per la programmata riforma dell’articolo 49 dello Statuto regionale in materia di compartecipazione ai tributi erariali.
La bozza relativa a questo nuovo schema di accordo tra lo Stato e il Friuli Venezia Giulia era stata approvata nella giornata di ieri dalla Giunta regionale, che con la stessa delibera aveva conferito alla presidente dell’Amministrazione il mandato di sottoscrivere l’atto.
Nel dettaglio, all’interno dell’accordo finanziario sottoscritto oggi a Roma tra il Governo e la Regione FVG, rappresentata al momento della firma dalla presidente Deborah Serracchiani e dall’assessore alle Finanze Francesco Peroni (nella foto), due sono le novità che intervengono in maniera rilevante nei rapporti finanziari tra Fvg e Stato.
In primo luogo, vengono apportate modifiche migliorative alla disciplina dei contributi alla finanza pubblica che erano stati fissati nell’intesa siglata nella precedente legislatura: si tratta del quantum che la stessa Regione viene chiamata a versare per contribuire all’abbattimento del debito pubblico nazionale.
Traendo vantaggio dalle coperture previste dalla legge di Bilancio dello Stato per il 2018, i 370 milioni di euro dovuti a Roma dal Fvg si riducono a 250 milioni, grazie a uno sconto di 120 milioni per il 2018 e per il 2019. Per quel che riguarda le annualità seguenti, le parti si sono impegnate a rinegoziare i contenuti dell’accordo entro il 30 giugno 2019.
Il secondo elemento dell’accordo, quello relativo alla riforma dell’articolo 49 dello Statuto regionale in materia di tributi erariali, prevede il passaggio dal ‘riscosso’ al ‘maturato’, ovvero l’introduzione di un criterio non più legato al luogo dove si pagano le tasse, ma a quello dove la ricchezza viene prodotta. In questo modo verranno comprese tra i contribuenti anche quelle aziende che producono in Friuli Venezia Giulia, pur pagando le imposte al di fuori dei confini regionali.
In buona sostanza la disposizione fissa i criteri che consentono di territorializzare il gettito dei tributi erariali, riferendolo, in quota parte, alla Regione. In base alle proiezioni, attraverso questa modifica, si stima un allargamento del 50 per cento della platea del totale dei contribuenti che attualmente portano risorse al bilancio regionale.
Un altro vantaggio determinato dalla modifica statutaria sarà quello della messa al riparo del bilancio regionale dalle ripercussioni, economicamente negative, generate dall’eventuale esodo di grandi contribuenti fuori dai confini regionali (ad esempio, a causa dello spostamento delle tesorerie bancarie di enti o società operanti in Fvg).
Come sottolineato dai vertici del Governo regionale presenti a Roma, il nuovo accordo finanziario con lo Stato tutela due volte le entrate della Regione. Da un lato, aumentandole in cifra assoluta di ben 120 milioni all’anno, per il 2018 e il 2019; dall’altro, assicurando, per i prossimi anni, un gettito più stabile e certo rispetto a quanto accade oggi.
Tutto questo, come è stato rimarcato, comporterà maggiori risorse nei prossimi anni, e con esse maggiori opportunità di risposta alle esigenze dei cittadini del Friuli Venezia Giulia.
La Regione ha infine evidenziato il fatto di aver conseguito, sul finire della legislatura, un risultato di significativa importanza per il futuro, che testimonia il riconoscimento dell’autonomia speciale da parte del Governo nazionale e l’autorevolezza dell’Esecutivo regionale. Oltre a ciò, e allo sconto di 120 milioni di euro all’anno sul contributo del Fvg alla finanza pubblica, come è stato spiegato, appare di rilevanza strategica il passaggio dal riscosso al maturato, in quanto garantisce la messa in sicurezza dei conti della Regione.