Fondo Montagna, domande entro il 24 ottobre
Dovranno essere presentate entro il 20 ottobre le domande per il Fondo Montagna 2015.
La modulistica è pubblicata nella pagine del sito internet della Provincia di Udine. Beneficiari delle risorse messe a disposizione dalla Provincia di Udine sono enti locali, imprese, società, associazioni delle zone montane più disagiate, quelle che ricadono nelle fasce B e C.
“Per questo riparto – spiega il presidente Pietro Fontanini – abbiamo deciso di dare contributi ai Comuni e alle realtà che vivono una condizione di disagio e sfavore ancora più forte rispetto ad altre in virtù proprio della collocazione geografica. Chi vive in alta montagna – aggiunge il presidente -, ovvero in comuni o frazioni che distano molti chilometri dai servizi e dalle opportunità, con il Fondo Montagna 2015 avrà un riconoscimento maggiore rispetto a chi, seppur vivendo in comuni montani, vive più vicino al centro o ad altitudini meno impegnative rispetto ad altre. Cerchiamo così di rispondere a tutte le necessità della popolazione montana per sostenerla nel suo diritto di continuare a vivere in montagna malgrado le difficoltà e gli svantaggi connessi”.
Potranno beneficiare dei contributi per lo sviluppo delle zone montane Comuni, Enti, imprese, cooperative, associazioni, fondazioni e comitati insediati nelle fasce montane B e C. Verranno supportate le istanze che riguardano attività finalizzate allo sviluppo economico, turistico, produttivo, sociale, culturale, educativo e occupazionale. I finanziamenti verranno concessi nello specifico per: progetti e iniziative volte a mantenere sul posto la forza lavoro o a creare nuova occupazione permanente sul territorio con particolare riguardo ai progetti innovativi e tecnologicamente avanzati; acquisto di strumentazione per l’esercizio dell’attività di trasporto e movimentazione; manutenzione di infrastrutture pubbliche e arredi per la promozione di attività artigianali, dei prodotti locali; interventi di ripristino o sistemazione di immobili e forniture di arredamento per ospitare attività istituzionali ed economiche; attività di servizi di prossimità, consegna di generi alimentari, interventi di carattere socio assistenziale a favore di anziani, bambini e disabili.
L’importo massimo concesso non potrà superare il 75% della spesa ritenuta ammissibile; ai privati saranno erogati finanziamenti fino a un massimo di 20 mila euro, 40 mila per i Comuni.