Fontanini in visita alla scuola dell’infanzia di Paularo
Mattinata particolare quella di oggi per i bambini della scuola dell’infanzia “Ten. Sbrizzai” di Paularo.
Insieme a Don Tita Del Negro, alle insegnanti (Barbara Revelant, Erica Screm, Jenny Azzola) e al personale scolastico (Paola Tarussio, Lea Puntel e Elena Nascimbeni), i bimbi hanno accolto il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini che ha trascorso con loro alcune ore per ringraziarli dei tanti disegni e lavoretti ricevuti dai bambini.
Per questa speciale visita, un benvenuto con canzoncine della tradizione locale rigorosamente in marilenghe (“l’inno di Paularo”, “la Femenate” e “Un doi trei”) interpretate con entusiasmo dai piccoli delle tre sezioni. Nel ringraziare i bambini per l’affettuosa accoglienza, il presidente Fontanini ha assicurato che, compatibilmente con le disponibilità di bilancio e l’operatività residua dell’Ente conseguente alla riforma, continuerà a sostenere la scuola come già fatto in passato per interventi di ammodernamento e acquisto arredi. Necessità indispensabili per l’attività didattica di cui quest’anno usufruiscono 51 bambini del comune. Numero confermato anche per l’anno scolastico 2016-2017; un segno di speranza in un frangente drammatico per la Carnia, con il comparto edile al collasso, la vicenda Coopca e le difficoltà connaturate al vivere in montagna. “Sono queste le vere emergenze: denatalità, occupazione e crisi della montagna, non le Uti” ha commentato Fontanini.
“Il 2015 si è chiuso con 22 nati su un totale di 2650 abitanti; segnali comunque confortanti per la nostra comunità che si sta muovendo su più fronti per mantenersi viva e dinamica, rilanciando le tradizioni, investendo sulla scuola per trasmettere voglia di rilancio e sviluppo alle giovani generazioni, il futuro del nostro paese” ha commentato il sindaco di Paularo Ottorino Faleschini che ha ricevuto il presidente Fontanini nella sede municipale insieme alla Giunta.
Molte le perplessità espresse dagli amministratori nei confronti della riforma degli enti locali. La maggiore preoccupazione riguarda la manutenzione delle strade una volta tolta la competenza alla Provincia; l’accesso più difficoltoso alle risorse del fondo montagna quando passerà in capo alla Regione. A queste complicazione si aggiungono le problematiche attuali come quelle afferenti alla mancanza di personale per effetto di mobilità e trasferimenti che rendono molto complicata anche l’ordinaria amministrazione.
“Così la montagna inevitabilmente morirà” hanno lamentato sindaco e assessori richiedendo misure ad hoc per accelerare la realizzazione delle opere pubbliche vista anche la virtuosa gestione delle risorse del Comune con una ristrutturazione della spesa che ha prodotto risparmi fino a 200 mila euro come risulta dall’ultimo bilancio.