Forni di Sopra, indagati due funzionari di Veneto Strade per la morte di Sanginiti
Il Pubblico Ministero della Procura di Padova, Andrea Girlando, titolare del procedimento penale sull’incidente costato la vita al ventunenne Giordano Sanginiti di Forni di Sopra, che il 4 febbraio ha perso il controllo della sua moto Guzzi a causa di una buca mentre percorreva la Regionale 308 (la “nuova” strada del Santo), al confine tra i comuni di Cadoneghe e Campodarsego, nel Padovano, ha disposto una perizia cinematica per accertare la dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro.
E, soprattutto, anche come atto dovuto per consentire loro di nominare eventuali periti di parte per l’accertamento tecnico non ripetibile, il Sostituto Procuratore ha iscritto nel registro degli indagati del fascicolo, inizialmente contro ignoti, due funzionari di Veneto Strade, l’Ente gestore della Regionale 308, sul cui stato di grave dissesto i genitori del giovane avevano puntato fin da subito il dito, oltre che sulla mancata segnalazione dei pericoli legati allo stato precario del manto di asfalto: era presente solo un cartello di “attenzione buche” ma proprio nel punto dove il ragazzo è caduto, con preavviso zero, e solo dopo la tragedia ne è stato aggiunto un altro un chilometro prima, all’altezza del bivio per Bragni-Bagnoli.
I due indagati, per l’ipotesi di reato di omicidio stradale, sono gli ingegneri A. B., 37 anni, di Zelarino, responsabile della manutenzione delle strade Regionali e Statali per le province di Padova e Vicenza, e I. Z., 60 anni, di San Donà di Piave, anche lui dirigente responsabile del settore Manutenzione, presso la direzione di Mestre di Veneto Strade.
L’incarico sarà conferito mercoledì 22 febbraio, alle 12.30, presso la Procura di Padova all’ingegnere Luigi Cipriani di Verona, il consulente tecnico d’ufficio scelto dal Sostituto Procuratore.
Alle operazioni peritali parteciperà anche l’ingegnere Pierluigi Zamuner quale consulente tecnico di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso l’Area manager Veneto Riccardo Vizzi, si sono affidati i familiari di Giordano Sanginiti per fare piena luce sui fatti e sulle responsabilità e per ottenere giustizia, unitamente all’avvocato Davide Ferraretto del Foro di Padova.