Frana Passo Monte Croce, costante monitoraggio sui danni a turismo e attività produttive
“La Direzione centrale Attività produttive e Turismo è in contatto con la Camera di Commercio di Pordenone – Udine per avere evidenza dell’area maggiormente colpita, del numero di imprese coinvolte e del potenziale danno economico che si verrebbe a creare a seguito della chiusura del Passo di Monte Croce Carnico. L’avvio di questa fase conoscitiva è indispensabile per valutare gli strumenti più idonei da mettere in campo per rispondere alle reali esigenze del territorio, considerata anche la necessità di individuare una soluzione di sistema”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini nel corso del question time in Aula in merito a una interrogazione avente per oggetto il sostegno alle imprese danneggiate dalla chiusura del Passo Monte Croce Carnico.
“È evidente la piena condivisione della preoccupazione rispetto alla situazione” ha esordito Bini, ricordando che tra l’altro il tema dell’interruzione della strada a seguito della frana avvenuta nella notte tra l’1 e il 2 dicembre 2023, è stato fin dall’inizio attentamente seguito dalla Protezione civile e dalla Direzione centrale infrastrutture, che sono in contatto costante con Anas.
“Il tema interessa una pluralità di soggetti e può essere affrontato solo con il coinvolgimento di altre Direzioni centrali regionali, per porre rimedio alla conseguenza che il mancato passaggio di veicoli dall’Austria potrebbe determinare. Per questo andranno valutate le cause e l’entità effettiva dei danni, così come il numero e la tipologia d’imprese colpite, per delineare la risposta più efficace per salvaguardare non solo i fatturati, ma anche la tenuta occupazionale” ha osservato Bini.
“Tuttavia – ha sottolineato l’assessore – se guardiamo ai quattro mesi trascorsi dalla frana, possiamo affermare che il buon andamento turistico della stagione invernale ha fin qui contribuito a calmierare gli effetti negativi nell’immediato. Il polo sciistico di Ravascletto-Zoncolan, infatti, registra numeri di presenze turistiche in forte crescita rispetto alla passata stagione, con ricadute positive su tutta la valle del But e in particolare sulle imprese del Terziario che gravitano sul tratto di strada che insiste tra Timau e Tolmezzo. Ricadute ben visibili, ad esempio, nel tutto esaurito registrato nel comprensorio turistico di Arta Terme durante le ultime vacanze natalizie, a frana già avvenuta: un tanto ovviamente – ha precisato Bini – non è risolutivo del problema e proprio a tal fine continueremo a monitorare la situazione”.
Bini ha assicurato infatti che proseguirà il confronto con la Camera di Commercio, con le associazioni di categoria e con le altre Direzioni centrali regionali coinvolte, per stimare gli effettivi danni e le reali necessità del tessuto produttivo locale e per individuare di concerto gli strumenti più idonei per affrontare questa situazione.