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Fratelli d’Italia: «Su Passo Monte Croce è necessaria sinergia, no a scontri politici»

In merito alla situazione della strada per Passo Monte Carnico dopo la frana, riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Luca Piacquadio, presidente del Circolo Fratelli d’Italia di Paluzza.

Questo non sarà un bel Natale per le attività commerciali della Valle del But, in particolare nel comune di Paluzza. La chiusura della Ss 52bis, a causa della frana del 1° dicembre che ha interrotto il traffico da e per la vicina Austria, sta già creando, e creerà ulteriormente, preoccupante e forte disagio.

Mancando lo storico collegamento del Passo di Monte Croce, verranno meno i consueti scambi commerciali ed economici che da sempre sono stati parte integrante della realtà dell’Alta Valle del But. Eppure nell’ultimo anno si era segnalato un ritorno degli amici d’oltralpe nelle nostre località, attratti oltre che dalla facilità con la quale raggiungono il nostro Bel Paese, anche dalla favorevole congiuntura che vede l’Italia più conveniente per fare spese e acquisti (quali vestiario, alimentari e in genere tutto il settore terziario).

La sensazione di isolamento è accentuata purtroppo dalla crisi (crescente in questi giorni) dei rapporti fra istituzioni, per cui si sta incredibilmente anteponendo la bagarre fra le parti rispetto all’attività congiunta e sinergica ora necessaria per una soluzione efficace, e più rapida possibile nei tempi, per il ripristino del tratto della Ss 52bis che collega la Carnia intera alla Carinzia.

La strada operativa (che riteniamo di buon senso) è stata ben indicata dall’assessore regionale Amirante nella recente riunione tenutasi in Regione con gli enti preposti, in primis l’Anas. Essa propone un’analisi attenta ma veloce dello stato dell’arte post frana come possibile avvio della soluzione per ridare vita e continuità ad uno storico collegamento tra Austria, altri stati esteri e Italia, coniugando sicurezza e abbattimento delle tempistiche. Contestualmente, come indicato dall’assessore, si studi la via alternativa ed efficace, optando per la soluzione più opportuna, anche attraverso un confronto con le istituzioni austriache.  

Con Covid e Vaia il territorio ha già subito sufficienti flagelli, non creiamone ulteriori per cercare sempre e su tutto pretesti per attizzare lo scontro politico. Come ai tempi del terremoto, serve sinergia. E siamo comunque convinti che anche in questa triste circostanza, come già è avvenuto per altri eventi del passato, la gente di Carnia saprà andare avanti.

LUCA PIACQUADIO