Tra fulmini e grandine, soccorso epico sulle Dolomiti Friulane
Esito positivo per il recupero dei due alpinisti bloccati sulla Torre di Forcella Cimoliana, nelle Dolomiti Friulane, in comune di Cimolais. Non è stato un intervento semplice. Ci sono state infatti ore di apprensione per chi seguiva le operazioni da terra, dalla Stazione del CNSAS della Valcellina, visto il netto peggioramento del tempo in quota.
Poco tempo dopo che i tre soccorritori erano stati sbarcati in hovering dall’elicottero sulla cima della Torre, il cielo si è chiuso ed è scoppiato un forte temporale con grandine e fulmini che ha colto tutti, soccorritori e soccorsi, ancora in parete. I soccorritori avevano quel punto già sbloccato le corde dei due alpinisti, si erano calati lungo le stesse in un percorso che alternava rocce appoggiate e strapiombi, e li avevano raggiunti su un terrazzino aereo, a cento metri da terra. Carichi di attrezzatura metallica e sotto i colpi della grandine hanno comunque proseguito la discesa, per non raffreddarsi, con una seconda calata di sessanta metri, fino poi a raggiungere il terreno, sempre sotto il temporale. Mancando visibilità l’elicottero della Protezione Civile non poteva ritornare a prenderli subito e così il gruppo ha proseguito a piedi lungo le ghiaie fino al Bivacco Perugini, sotto il famoso Campanile di Val Montanaia.
Lì hanno potuto attendere una schiarita ed imbarcarsi sul velivolo che li ha scaricati al Rifugio Pordenone. I due alpinisti entrambi di Pordenone, D. (nome) P. (cognome) 34 anni e L. (nome) C. (cognome) ventotto anni, sono esperti e conoscono la zona. Purtroppo la loro corda, a volte succede nelle calate lunghe, è rimasta incastrata al di sopra di uno strapiombo e non era possibile risalirla per sbloccarla con le manovre che si adottano in questi casi senza rischiare di rimanere nuovamente bloccati a metà risalita rischiando molto di più.. Uno dei due ha commentato”Abbiamo provato a lungo prima di desistere e decidere di chiamare i soccorsi. I soccorritori sono stati eccezionali. Grande sangue freddo e professionalità. Grazie di cuore.”