Fuoripista, ghiaccio, perdita d’orientamento. Super lavoro per il Soccorso Alpino Fvg
Dalla tarda mattinata al pomeriggio di domenica sono stati quattro gli interventi di soccorso nella montagna del pordenonese. Tre gli interventi della stazione del Soccorso Alpino di Pordenone sul Piancavallo, dove le squadre di soccorso si trovavano già in loco impegnate in una esercitazione per ricerca da travolti da valanga.
La prima chiamata è arrivata intorno alle 11.00 del mattino per uno scialpinista che, rientrando con altri tre compagni dal Monte Tremol ha perso uno sci ed è caduto lungo un canale ghiacciato per circa trecento metri, fermando la sua caduta nei pressi della pista Salomon. R. (nome) C. (cognome) di San Quirino di Pordenone del 1961 si è procurato alcuni traumi e una ferita da taglio alla gamba. E’ stato raggiunto sia dalle squadre di soccorso del CNSAS sia dal soccorso piste, ed è stato consegnato all’autoambulanza dopo valutazione del medico del CNSAS e conseguente stabilizzazione.
L’elicottero della centrale operativa di Udine, allertato per questo incidente, ma impossibilitato a intervenire a causa della nebbia, è stato subito dirottato su un’altra richiesta di soccorso, avvenuta poco dopo, sempre sotto il Monte Tremol e sempre per uno scialpinista, ma sul versante della Val Sughet. Qui S. (nome) B. (cognome) di Cordenons, del 1966 è caduto per un centinaio di metri lungo il pendio durante la discesa, anche lui a causa del terreno ghiacciato, subendo un trauma facciale, una frattura al polso e tre costole rotte. Il tecnico di elisoccorso e i sanitari a bordo hanno raggiunto l’infortunato, lo hanno stabilizzato e caricato sul velivolo con il verricello portandolo all’ospedale di Pordenone.
L’ultimo intervento sul Piancavallo, avvenuto contestualmente, è stato attivato su richiesta di due giovani escursionisti, C. (nome) L. (cognome) maschio del 1985 e A. (nome) L. (cognome) femmina, del 1991 entrambi di Avellino, che si erano recati in gita dopo aver chiesto informazioni all’ufficio turistico per andare sul Col Cornier. I ragazzi hanno sbagliato itinerario trovandosi in difficoltà a causa del terreno ghiacciato e richiesto l’intervento dei soccorritori. I tecnici delle squadre di terra sono accorsi sul posto a piedi in venti minuti nella nebbia, li hanno assicurati e scortati in sicurezza al di fuori delle difficoltà.
Nel pomeriggio anche il Soccorso Alpino della Valcellina è stato allertato per un intervento sopra Claut. A subire un infortunio questa volta è stato proprio uno dei tecnici del CNSAS della Valcellina, G. G., di Claut. del 1966, che è scivolato a quota 1200 metri rientrando da una gita con gli sci dal Monte Resettum lungo la pista forestale. La pista presenta dei tratti ghiacciati e l’uomo ha perso aderenza finendo fuori dalla pista e precipitando per una cinquantina di metri in un tratto ripido del bosco. Ha subito un trauma facciale, e una frattura alla caviglia e al ginocchio destro oltre ad una ferita da taglio alla coscia con la lamina dello sci. E’ stato lui stesso a chiamare e coordinare i soccorsi chiedendo l’intervento dell’elicottero del SUEM di Pieve di Cadore. Sul posto anche le squadre di terra che hanno provveduto a raggiungere il ferito, lo hanno stabilizzato con il medico e trasportato con la barella in un punto adatto al recupero con il verricello. L’uomo è stato portato all’ospedale di Belluno.