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Furti e reati predatori sui treni, pattugliamenti congiunti lungo la tratta Villach-Tarvisio-Udine

Nei giorni scorsi presso la sede del Centro di Cooperazione internazionale di Thoerl-Maglern (Austria) è stato perfezionato il protocollo siglato dal Servizio per la Cooperazione Internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale e la Direzione Regionale di Polizia della Carinzia, finalizzato al contrasto del fenomeno dei reati di tipo predatorio, che vede come vittime i passeggeri che viaggiano a bordo dei treni in transito lungo la comune fascia confinaria italo-austriaca.

Durante l’incontro, alla presenza del Direttore e del Vice Direttore della Polizia della Carinzia, dottoressa Michaela KHOLWEIS e Gen. Artur LAMPRECHT, del Dirigente della Squadra Mobile della Direzione Centrale della Polizia della Carinzia Colonnello Gotlied TUERK, del Dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Friuli Venezia Giulia, Dottoressa Graziella COLASANTO e del Commissario Capo Simone De Micheli del Servizio per le Cooperazione internazionale di Polizia, è stata ribadita l’importanza e l’efficacia della cooperazione fra i due Paesi che, peraltro, già da diversi anni collaborano con pattugliamenti congiunti anche a bordo treno, finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina.

Il nuovo protocollo si pone come obiettivo di intensificare la vigilanza a bordo treno attraverso  periodici servizi congiunti di pattugliamento, anche in abiti civili, finalizzati all’individuazione, nelle stazioni e a bordo dei treni, dei soggetti dediti alla commissione di reati predatori, i cosiddetti LOF, ladri operanti in ferrovia, i quali sono attivi anche durante le ore notturne e sfruttano il passaggio della linea di confine per cercare di sfuggire ai controlli delle  forze dell’ordine dei Paesi di transito.

Per la parte italiana, i servizi saranno gestiti dal Compartimento Polizia Ferroviaria per il Friuli Venezia Giulia, che metterà a disposizione operatori della Specialità e mezzi.

I pattugliamenti interesseranno, nella prima fase sperimentale, i treni internazionali che prevedono il transito nella zona di confine nella fascia serale e notturna, con la possibilità di estensione ai treni regionali, in particolare sulla tratta Venezia-Udine-Tarvisio-Villach-Vienna/Monaco. Gli agenti in azione sul territorio dell’altro Paese opereranno in ausilio dei colleghi titolari e, nello specifico, segnaleranno la presenza di eventuali soggetti sospetti operanti in ferrovia, contribuendo a dialogare con eventuali connazionali presenti a bordo treno, al fine di acquisire ogni utile informazione concernenti fatti penalmente rilevanti.

Nell’accordo è prevista, infine, l’organizzazione di eventuali specifiche attività addestrative, con la simulazione di possibili scenari operativi, anche con riguardo alle disposizioni normative vigenti nei rispettivi Paesi.