Gallizia replica a Zearo: “Sul Mercato memoria corta”
“La smania di fare polemiche a tutti i costi ha provocato un enorme scivolone all’ex Sindaco Zearo, che è intervenuto per deprecare lo svolgimento del mercato dei Santi nel giorno della commemorazione dei defunti: non ricorda che, neo-insediato come Sindaco nel 2009, non impedì lo svolgimento della medesima manifestazione nello stesso giorno, lunedì 2 novembre. La dichiarazione è ancor più assurda ed incoerente in quanto anche il consigliere Biscosi nel 2009 faceva parte della maggioranza consiliare, ma evidentemente quando fa comodo la memoria si obnubila”. Inizia così la replica dell’assessore comunale di Tolmezzo Cristiana Gallizia all’attacco ricevuto dalla minoranza sulla data del Mercato di Ognissanti, che si terrà domani in città.
L’amministrazione comunale precisa che la fiera si svolge di regola e per tradizione il primo lunedì non festivo del mese di novembre, ed il 2 novembre non è giorno festivo; specifica inoltre che la manifestazione si è regolarmente svolta anche nei lunedì 2 novembre degli anni 1981, 1987, 1992, 1998 ed appunto 2009.
Il mercato dei Santi è inserito all’interno di un programma di più fiere fra Veneto e Friuli Venezia Giulia, col coinvolgimento di 230 ambulanti provenienti da tutta Italia, che hanno concessioni rinnovate fino al 2017 e calendari prestabiliti; “spostare senza motivazioni o precedenti la fiera significa l’annullamento della medesima, nonché eventuali ricorsi o istanze di risarcimento per danno – ricorda ancora Gallizia – Da segnalare che proprio un disciplinare di Zearo, del 19.10.2009, stabilisce che la fiera si svolge per consuetudine il primo lunedì non festivo del mese di novembre. Sollevare questa incoerente polemica significa fare sciacallaggio mediatico, al quale peraltro questa giunta è abituata stante il basso livello delle polemiche fatte ad arte dalla minoranza per avere visibilità”.
Quanto alla dichiarazione sulle “così dette componenti cattoliche”, e sulla considerazione che Halloween sia festa di riferimento, “è disdicevole ed offensivo che la sfera spirituale degli amministratori sia catalogata, giudicata ed etichettata dai moralisti Zearo e Biscosi” chiude l’assessore.