Economia

Gas naturale, un servizio di distribuzione da 250 milioni di euro

Si aggirerà intorno a 250 milioni di euro complessivi il valore del servizio di distribuzione del gas naturale che la Provincia di Udine, stazione appaltante, affiderà tramite gara per i Comuni dell’ambito territoriale minimo Udine 1-Nord e Udine 3- Sud.

Sono in fase avanzata, infatti, da parte del servizio energia dell’ente le procedure di stesura dei bandi che riguardano nel primo caso, 58 comuni della fascia montana e collinare, nel secondo 38 amministrazioni del Basso Friuli per un totale di 96 municipalità.
Com’è noto, tramite quest’operazione, all’operatore economico che si aggiudicherà la gara, verrà affidato per 12 anni il servizio di distribuzione del gas metano. “Si tratta di un iter complesso innanzi tutto per l’elevato numero di realtà incluse nei due ambiti di cui la Provincia è stazione appaltante – commenta l’assessore provinciale all’energia Leonardo Barberio –. Un’estesa superficie territoriale che ha richiesto, di conseguenza, un impegno importante sia per quanto riguarda, a esempio, l’iter di delega, sia per le indagini e le valutazioni della rete, attività di primaria rilevanza e propedeutica alla stesura dei due bandi di gara che saranno pubblicati nei mesi di dicembre/gennaio”.
Dopo aver espletato tutto il lavoro preliminare e aver indetto le gare, resterà da definire il ruolo vero e proprio della Provincia di Udine in considerazione della riforma in atto che svuota gli enti di area vasta di moltissime funzioni.
“Cercheremo di capire insieme alla Regione – precisa Barberio – come s’intende procedere su diverse attività condotte dai nostri uffici e, tra queste, anche quella che riguarda le fasi successive alle gare per l’affidamento in concessione delle reti del metano che ci stanno impegnando ormai da oltre due anni, dalle prime riunioni con i Comuni fino all’assegnazione della delega alla Provincia quale stazione appaltante. Un ruolo di area vasta “naturale” per il nostro ente, imparziale, senza interessi da tutelare, non essendo proprietario delle reti, che ha messo a disposizione dei Comuni, il personale e la struttura dell’amministrazione”.