Gemona, 60 giovani studiosi da 26 nazioni per il 57° Laboratorio internazionale della comunicazione
Sport, cultura, cibo: tre nuclei essenziali da cui ogni territorio può partire o ripartire per rilanciarsi. Il Friuli ne è un esempio e i suoi «cantieri» diventano modelli da conoscere per essere esportati. Dove? In Italia, innanzitutto, ma anche nei 26 Paesi da cui arrivano a Gemona, dal 22 luglio al 13 agosto, 60 giovani studiosi di italianistica.
È la convinzione su cui quest’anno il Laboratorio internazionale della comunicazione ha costruito la sua 57ª edizione, che si aprirà ufficialmente lunedì 22 luglio, alle ore 18.30, alla Casa dello Studente di Gemona. «Cantiere Friuli Venezia Giulia. Idee e progetti per rilanciare l’Italia» è il tema che sarà sviluppato nel corso di una decina di appuntamenti aperti al pubblico e nelle lezioni riservate agli studenti stranieri di italianistica che si susseguiranno nei quindici giorni di lavoro.
Per l’edizione 2019 – la 30a a Gemona – main sponsor, insieme con Regione e Comune di Gemona, c’è «Cantiere Friuli», l’iniziativa di studio e di azioni avviata dall’Università di Udine in occasione del suo 40esimo e che, in neppure due anni d’attività, ha già dato importanti contributi al territorio in una logica rigenerativa.
«Da questa esperienza e dall’importante lavoro che Gemona sta facendo affinché sport e sostenibilità siano una fonte di sviluppo del territorio abbiamo voluto partire – spiega la direttrice del Lab, Emanuela De Marchi – per offrire idee e progetti di rilancio all’Italia. E prima ancora – precisa – un modello di rilancio: quello che fa di ogni territorio un cantiere sviluppando tre risorse su cui il Laboratorio da tempo ha concentrato la sua attenzione: sport, cultura e cibo tutto in chiave sostenibile, l’approccio per il futuro».
I PROTAGONISTI
«Il ruolo delle donne nello sport, in economia e società sta crescendo e sta cambiando il mondo, ecco perché in questa edizione abbiamo puntato a figure femminili», continua Emanuela DeMarchi, elencando alcuni nomi dei nomi che arriveranno a Gemona: la campionessa di scherma Elisa di Francisca, la bomber della nazionale di calcio femminile Ilaria Mauro originaria di Gemona, la ginnasta Alexandra Agiurgiuculese che si allena a Udine per lo sport. Ci sarà anche Bruno Pizzul che guiderà il convegno a tema. Saranno inoltre ospiti il professor Lanfranco Conte dell’Accademia nazionale dell’Olivo e dell’Olio e Cinzia Scaffidi per la cultura del cibo sostenibile; Giorgio Teruzzi e Fabio Canino per gli incontri con la parola e il racconto sportivo. Con la sua allenata capacità di scrutare l’attualità per coglierne temi e personaggi emergenti di qualità, il Laboratorio avrà tra i suoi ospiti anche Valentina Tamborra, la giovane fotografa di origine friulana che ha già saputo arrivare sulle pagine nazionali con suoi reportage audaci e molto originali. Il Premio Gamajun sarà consegnato quest’anno alla schermitrice Elisa di Francisca, fresca della medaglia d’oro agli Europei, due medaglie olimpiche e pronta per la terza olimpiade a Tokyo.
«Il rapporto con il Lab è bello e radicato e il nostro impegno mira a intensificare il rapporto dei giovani studiosi ospiti con le famiglie di Gemona, affinché essi siano ambasciatori nel mondo della nostra terra, la cui proposta cultura e sportiva è ai massimi livelli», afferma il sindaco, Roberto Revelant. Quanto al tema di quest’anno, «Gemona è la dimostrazione, dalla ricostruzione dopo il terremoto a Sportland, progetto di valenza europea, di come possano essere valorizzate e gestite le risorse di un territorio».
Tra i docenti del Lab, quest’anno, ci sarà anche il professor Marco Pascolini dell’ateneo friulano e coordinatore di Cantiere Friuli. «Si è voluto dare ulteriore senso alla già collaudata collaborazione tra l’Università del Friuli e il Lab internazionale, con una convenzione all’interno del Progetto d’Ateneo “Cantiere Friuli” – spiega – e questo in particolare perché le finalità di Cantiere Friuli si legano molto bene a quelle del Lab e in particolare allo spirito che ha animato il Friuli nella ricostruzione post-terremoto. Il fatto poi che il Lab si svolga a Gemona è un ulteriore motivo che giustifica questa stretta collaborazione: il Lab, come Gemona, come l’Università sono dei cantieri aperti per produrre idee e progettualità per la rinascita di questa regione e dell’Italia».
I CORSISTI E I PAESI DI PROVENIENZA
I giovani che partecipano al Lab 2019 sono 60, provenienti da 26 Paesi. Particolarmente rappresentata è la Corea del Sud. Seguono Algeria, Argentina, Armenia, Brasile, Bulgaria, Canada, Croazia, Cuba, Francia Germania, Grecia, Guatemala Iran Irlanda Malta Montenegro Polonia Repubblica Macedonia, Russia, Spagna, Tunisia Ungheria Venezuela, Uzbekistan. Durante i quindici giorni di attività, docenti e allievi lavoreranno insieme attorno al tema guida, «Cantiere Friuli Venezia Giulia. Idee e progetti per rilanciare l’Italia», che sarà affrontato in tre ambiti di aggiornamento: lingua; lettere e arti; società, politica e ambiente. Le attività prevedono quattro momenti integrati: aggiornamento linguistico e culturale; creatività nelle botteghe al pomeriggio; convegni internazionali di studio; lavoro personale in emeroteca, biblioteca, mediateca e nella Cineteca del Friuli.
LA STORIA DEL LAB
Fondato dal professor Bruno DeMarchi 57 anni fa, oggi il Lab di Gemona continua la sua attività per mezzo della Deputazione per il Laboratorio, d’intesa con l’Università degli studi di Udine l’Università Cattolica, con il supporto della Regione Fvg, del Comune di Gemona, di Cantiere Friuli, Uti del Gemonese. Fanno parte della cordata di soggetti che in diverse forme contribuiscono alla sua realizzazione Ente Friuli nel Mondo, Ardiss Fvg, La Cineteca del Friuli, la Civica biblioteca Glemonense “Don Valentino Baldissera”, Il Santuario di Sant’Antonio, la Casa dell’Europa di Gemona, la Pro Glemone, GemonAtletica.
Quest’anno taglia il traguardo dei 30 anni di presenza a Gemona.
GLI EVENTI
Lunedì 22 luglio, ore 18.30, Casa dello Studente di Gemona: cerimonia di inaugurazione del Laboratorio internazionale della comunicazione.
Martedì 23 luglio, ore 11, Casa dello Studente di Gemona: incontro con il professor Lanfranco Conte, già docente dell’Università di Udine, massimo esperto europeo di olio d’oliva, componente del Consiglio direttivo dell’Accademia nazionale dell’Olivo e dell’Olio. Interverrà sul tema: «Olio d’oliva, cultura gastronomica italiana».
Mercoledì 24 luglio, ore 11, Casa dello Studente: incontro con Cinzia Scaffidi, giornalista e docente, su «Il cibo pulito e giusto. Per un futuro sostenibile».
Giovedì 25 luglio, ore 12.15, Santuario di S.Antonio di Padova, Piazza Sant’Antonio 4: cerimonia di conferimeto del 28° Gamajun International Award Premio Bruno De Marchi a Elisa Di Francisca. Schermitrice italiana, fresca dell’oro vinto ai Campionati europei Düsseldorf, si prepara ora per Tokio 2020, la sua terza Olimpiade. A Londra 2012 è stata oro nell’individuale e a squadre; a Rio 2016 ha vinto l’argento nell’individuale.
Venerdì 26 luglio, ore 9.30, sala consiliare Comune di Gemona: convegno internazionale di studi su «Sport. Mettersi in gioco». Intervengono Bruno Pizzul con Claudio Arrigoni della Gazzetta dello Sport, Mirco Floreali docente Università di Udine, Alexandra Agiurgiuculese campionessa italiana ginnastica ritmica e partita dall’Asu Udine, Giorgia Pappalardo di Parole o Stili e il sindaco di Gemona, Roberto Revelant. Sarà l’occasione per evidenziare il ruolo e l’importanza della ricerca e dell’innovazione nello sport con l’attività dell’Università di Udine; sarà presentato il Manifesto delle Parole O_Stili nelle sport, contro la violenza verbale nello sport anche in Rete; saranno evidenziate le opportunità che il territorio dà attraverso lo sport, con la storia della giovane ginnasta friulana e il progetto Sportland, promosso da Gemona e che coinvolge 17 Comuni dell’area Pedemontana e Alto Friuli.
Sabato 27 luglio, ore 11, Casa dello Studente: incontro con la fotografa di origine friulana Valentina Tamborra che interverrà su «Margini. La mia fotografia». Tra l’altro, nell’aprile 2018, in occasione del Photofestival di Milano ha vinto il premio Aif Nuova Fotografia. Classe 1983, ha pubblicato i suoi reportarge su diverse importanti testate nazionali (Corriere della Sera, Stampa, La Repubblica….) e ha collaborato e collabora con alcune fra le principali Ong.
Sabato 27 luglio, ore 18.30 (luogo da definire): Ilaria Mauro, attaccante della squadra nazionale di calcio e originaria di Gemona, si racconterà appena rientrata dai Mondiali.
Martedì 30 luglio, ore 18.30, via Caneva fronte Palazzo Scarpa (in caso di pioggia, Casa dello Studente, sala Marlene): incontro con Giorgio Terruzzi e «L’ultima notte di Ayrton Senna». A 25 anni dalla morte dell’indimenticato pilota di Formula 1, il giornalista Rai racconta l’intervista che gli fece la notte prima dell’incidente.
Mercoledì 31 luglio, ore 18.30, Casa dello studente: incontro con Fabio Canino, autore, scrittore, noto giudice di «Ballando con le stelle», che affronterà le questioni raccontate nel suo nuovo romanzo «Le parole che mancano al cuore», storia d’amore tra due calciatori.