Gemona, al via i lavori nelle scuole “D’Aronco” e “Magrini Marchetti”
“Un intervento estremamente significativo sotto il profilo finanziario, che somma circa 20,7 milioni di euro, tra fondi della Regione e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per mettere in sicurezza sotto il profilo sismico, e per ammodernare e ampliare, due poli educativi divenuti nel corso degli anni di fondamentale riferimento per una vasta zona del Friuli Venezia Giulia; due complessi scolastici che, in controtendenza, vedono aumentare il numero di iscritti. Interventi di questo tipo, complessi e di grandi investimenti, sono indispensabili per garantire alle nostre scuole di essere sicure, sostenibili, contemporanee e all’avanguardia”.
Lo ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture del Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante, intervenuta oggi, a margine, in occasione della presentazione, a Gemona del Friuli, dell’avvio dei cantieri di riqualificazione degli adiacenti complessi scolastici Isis “R. D’Aronco” e Isis “Magrini Marchetti”, a Gemona del Friuli, evento al quale ha presenziato l’assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia Barbara Zilli, portando il saluto del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. All’illustrazione ha preso parte, tra gli altri, anche il sindaco di Gemona del Friuli, Roberto Revelant.
“Quello su cui andiamo a intervenire è un polo educativo di eccellenza – ha detto Zilli -, che unisce la parte scientifica con la parte tecnica, con un’offerta formativa capace di attirare sempre di più i nostri giovani studenti, e che si integra con la Facoltà di scienze motorie dell’Università di Udine che ha sede proprio a Gemona del Friuli, grazie al ramo del liceo del Magrini Marchetti, dedicato allo sport. Un elemento di distinzione a livello locale, un orgoglio e un vanto a livello regionale”.
Insieme ai referenti dei due istituti educativi, Zilli ha svolto un sopralluogo nelle aree oggetto degli interventi, inaugurando anche una serra didattica finanziata con fondi Fesr, impianto idroponico all’avanguardia in regione.
“Un giorno importante per questo plesso scolastico che si integra e si completa per offrire agli studenti una proposta ampia e di qualità – ha sottolineato ancora Zilli -, permettendo loro di seguire un percorso di studi e attività dall’inizio alla fine e di integrare al tempo stesso l’offerta formativa. E, a questo, si aggiunge il valore aggiunto di una scuola che si apre al territorio, alle associazioni e quindi alla comunità mettendo a disposizione spazi di utilizzo comune”.
All’Isis “R. D’Aronco”, sono previsti lavori di adeguamento sismico e di efficientamento energetico, con interventi di manutenzione straordinaria, per un importo di oltre di 8,7 milioni di euro, finanziati quasi 7 milioni di euro da fondi di Next Generation Eu e il resto con risorse regionali.
All’Isis “Magrini Marchetti” l’intervento prevede, invece, una nuova costruzione, con demolizione e ricostruzione – il primo lotto -, dell’importo totale di quasi 12 milioni, di cui 9,7 milioni di euro da fondi Next Generation Eu, e il restante sempre da risorse della Regione.
In questo mese di dicembre hanno preso avvio gli accantieramenti; dal 2024 partiranno i lavori effettivi. Per il Magrini Marchetti – composto da diversi fabbricati costruiti dal 1974 ampliati a più riprese dopo il terremoto del 1976 -, si prevede, in futuro, una complessiva riqualificazione dell’intero comparto, che si svilupperà in più corpi di fabbrica e che accoglierà spazi relativi ad aule didattiche, laboratori, palestra, mensa, auditorium, uffici amministrativi e altri spazi di servizio.