Gemona ha l’Ospedale a prova di sisma, e gli altri?
“L’ospedale “San Michele” di Gemona del Friuli possiede la struttura anti-sismica migliore esistente attualmente sul territorio italiano, un fabbricato resistente anche a terremoti del nono grado della scala Mercalli”. Si tratta di un dato di fatto confermato anche dall’ingegnere Dario Almesberger di Trieste, che a suo tempo si interessò della sua costruzione. A renderlo noto sabato 19 settembre in conferenza stampa i portavoce del Coordinamento dei Comitati per l’ospedale di Gemona.
“Intanto però – segnalano gli stessi – la giunta regionale, dopo ben 4 mesi dall’interrogazione del consigliere Revelant, non è ancora stata in grado di fornire lo studio (previsto dalla legge nazionale) dal quale proverrebbero i dati sulle condizioni antisismiche degli ospedali in Fvg presentati all’opinione pubblica”.
LE PAROLE DI GIULIO REGALZI
“Secondo la Regione- affermano ancora i comitati, affiancati dal legale Paolo Dal Zilio- sarebbe meno dispendioso adeguare strutture che non sono state costruite antisismiche rispetto a quelle già interamente costruite antisismiche. Ci pare che la logica faccia difetto! In barba a tutta la normativa nazionale che impone continui investimenti e adeguamenti alle strutture già antisismiche, nella nostra Regione a statuto speciale, la presidente Serracchiani, invece, pensa bene di chiuderle. Siamo stufi di tutto questo fumo, si esibiscano i calcoli sui quali si basano le cifre snocciolate dalla Regione. Le risorse pubbliche dovrebbero essere utilizzate per il bene comune e non distribuite in base a criteri imprecisati e condizionati da ragioni di partito, come a nostro parere è accaduto con la recente riforma sanitaria”.
I comitati sono quindi tornati all’attacco ed hanno depositato un’integrazione tecnica all’esposto presentato mesi fa, che chiedeva alla Corte dei Conti di verificare perchè le spese di adeguamento sismico non sono state destinate su strutture ospedaliere già antisismiche.
Tra i documenti, si cita il parere dell’ingegnere Almesberger – presidente della SerCoTec, ente certificato UE che ha contribuito, tra gli altri, ai progetti per la conservazione della moschea di S. Sofia ad Istanbul e di Castel Sant’Angelo in Roma – a corredo della relazione tecnico-scientifica sulla costruzione del nosocomio gemonese presentata all’Aicap nel 1987. “Almesberger giudica un grosso errore chiudere l’Ospedale San Michele, vista la struttura in ferro-cemento del fabbricato e in virtù del fatto che potrebbe rimanere operativo anche durante calamità naturali di significativa intensità come forti terremoti”.
“Abbiamo torto sulla questione antisismicità? Ci presentino gli studi che lo dimostrano e converremo al riguardo – concludono i Comitati – Chiudere una struttura ospedaliera come quella di Gemona del Friuli, l’unica costruita con criteri interamente antisismici in zona a massimo rischio tellurico, ad essere ubicata in prossimità dell’entrata dell’arteria autostradale Alpe Adria e della stazione ferroviaria di Gemona del Friuli, importante snodo ferroviario sulle linea verso l’Europa è, a nostro parere, insensato e frutto di scelte ideologiche di partito in contrasto con gli interessi della popolazione”.
LA QUESTIONE DEL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO NELLE PAROLE DI GIUSY GUBIANI
LE PROSSIME TAPPE DELLA BATTAGLIA LEGALE CON L’AVVOCATO PAOLO DAL ZILIO