CulturaGemonese

Gemona si doterà di un nuovo polo culturale

A 45 anni dai tragici eventi che distrussero il Friuli e a 10 dall’apertura della mostra fotografica permanente sul terremoto “1976 Frammenti di memoria”, ubicata nel centro storico di Gemona, l’amministrazione comunale ha ravvisato la necessità di dover rivedere spazi e contenuti dell’esposizione, nell’ottica, auspicata dalla Regione, di poter trasformare lo spazio espositivo da una mostra statica ad un ambiente idoneo a poter configurare nuove forme di apprendimento permanente, rivolto a un ampio pubblico e a tutte le fasce d’età. Un’esposizione che sia in grado di poter dialogare con lo spazio urbano del centro storico oggi ricostruito e che 45 anni fa costituiva il “cratere” del disastro, il ground zero del terremoto. Al fine di poter raggiungere lo scopo e riuscire così ad arricchire il contesto territoriale con progetti di valorizzazione ed esplorazione dello spazio urbano, è quindi necessario e indispensabile ricorrere alle nuove tecnologie come la realtà aumentata e virtuale, l’extended reality, la georeferenziazione di dati e contenuti, avvalendosi anche di una App XR con funzioni di “moltiplicatore divulgativo”. 

È in quest’ottica che, grazie al sostegno dell’amministrazione regionale, intendiamo dotare Gemona di un nuovo polo culturale sottolinea l’assessore alla cultura Flavia Virilli -, all’interno del quale individuare uno spazio museale digitale che preveda postazioni interattive, un allestimento multimediale con spazi ludico-didattici e un “corner virtual reality” per un approfondimento immersivo degli eventi sismici del 1976 e delle loro conseguenze in termini storici, sociali, demografici e urbanistici”.

In tale quadro ci sarà inoltre un “dialogo” tra gli spazi museali interni e la realtà urbana reso possibile, come detto, attraverso un App XR che permetta la progressiva valorizzazione di un’altra realtà, già esistente a Gemona, vale a dire il percorso a pannelli illustrati che costellano tutti i luoghi significativi ricollegati al sisma e che, con il nuovo progetto di museo digitale diffuso, saranno completamente rivisti e potranno “prenderanno vita” attraverso le tecnologie su menzionate quali la realtà aumentata, la georeferenziazione dei contenuti, il soundscapes per la fruizione di documenti audio.

L’assessore Virilli aggiunge: “Sarà naturalmente imprescindibile una collaborazione con il Museo e l’archivio “Tiere Motus” di Venzone e con la cattedra Unesco sulla “Sicurezza intersettoriale per la riduzione dei rischi di disastro e la resilienza” costituita presso l’Università degli Studi di Udine, una realtà di rilievo internazionale, oltre che con un’istituzione gemonese, nota da decenni in tutto il mondo, ovvero sia la Cineteca del Friuli, depositaria del più completo archivio filmico sul terremoto del 1976 e non solo. Si tratterà di un’opportunità per ricordare la tragedia che colpì la nostra terra e la grande dignità, lo spirito di sacrificio e l’impegno civile con cui i friulani hanno scritto una delle più memorabili e belle pagine della sua storia millenaria, trovando nelle proprie radici profonde e nel carisma che “trasuda” dal territorio la forza per rialzarsi e per risorgere coralmente in una ricostruzione esemplare per partecipazione di popolo ed operato delle Istituzioni, conosciuta oggi nel mondo intero come Il Modello Friuli”.

È un nostro dovere assoluto continuare a mantenere sempre viva la memoria storica dell’esperienza del sisma del ’76 per tramandare alle future generazioni quella che è stata la grande capacità del Friuli di superare quelle enormi difficoltà sapendo cogliere, con visione e lungimiranza, anche l’opportunità dello sviluppo poi concretizzatosi e di cui oggi noi ne godiamo i frutti – dice il sindaco Roberto Revelant -. Rivisiteremo completamente il museo aprendo anche in questo contesto al digitale per renderlo più dinamico e ricco di contenuti, oltre che più attrattivo proprio per le generazioni più giovani. Siamo stati premiati ancora una volta dalla Regione, che ringraziamo, per la nostra capacità progettuale innovativa, attraverso cui l’assessore Virilli, assieme agli uffici comunali, ha saputo progettare una riqualificazione di spazi e documenti interattivi che sapranno attrarre un enorme interesse e non solo nella comunità del Friuli Venezia Giulia e nei molti turisti che visitano la nostra città, ben integrandosi in maniera complementare con Tiere Motus di Venzone, altra perla del nostro territorio”.