Gemona ha il suo nuovo piatto tipico, i Cjapiei di San Marc
Questo progetto nasce verso la fine del 2016, quando il Circolo Culturale e Ricreativo di Campolessi di Gemona aveva fatto richiesta di partecipare ai “Primi d’Italia 2017” a Foligno dal 28 settembre al 2 ottobre, kermesse enogastronomica dei primi piatti provenienti da tutto il territorio nazionale, con la partecipazione delle migliori ristorazioni e dei marchi d’eccellenza dell’agroalimentare.
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“Visto il gemellaggio che esiste tra le due cittadine da quasi vent’anni, l’intento era quello di partecipare e di dare l’intero ricavato alle popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia, promuovendo i prodotti tipici del nostro territorio – spiega Cristian Patat, della Pro Loco di Campolessi – purtroppo trattandosi di una grande manifestazione, che ha dei costi fissi e di affitto stand alti e che vanno oltre le nostre possibilità, pur supportati dal nostro comune e dal sindaco in prima persona, abbiamo deciso di non partecipare, avevamo tentato anche di dimezzare le spese dello stand visto la nobile causa, ma senza riscontro positivo”.
“Dopo aver passato mesi per organizzare la logistica delle attrezzature necessarie, delle materie prime, tra preventivi per trasporto e alloggio dei volontari stand e richieste varie – racconta ancora Patat – abbiamo deciso di non gettare al vento tutti gli sforzi ed il tempo impiegato, con la collaborazione di Marinella Ferigo titolare del ristorante ai Celti di Gemona, presidente unione cuochi fvg e di Davide Patat giovane aspirante chef, medaglia di bronzo al meeting giovani chef di Rimini, non ci siamo fermati ed abbiamo cercato di proporre un primo piatto per la Sagra di San Marco, visto anche che quest’anno siamo arrivati ai 50 anni di fondazione”.
Con l’impegno e la passione, con la farina di polenta cinquantino e i formaggi della latteria turnaria di Campolessi e per promuovere il nostro territorio sono nati i CJAPIEI di SAN MARC.
“Oltre la sagra si proporranno anche nelle altre manifestazioni ove il circolo partecipa solitamente, quali la festa del formaggio e al tempus est jocundum che in questo caso già da diversi anni partecipano all’allestimento della taverna e la gestione, i ragazzi del centro parrocchiale, quindi abbiamo allargato l’iniziativa anche ad un’altra realtà della borgata”.
Inoltre al progetto hanno dato il loro contributo l’Ecomuseo delle acque del gemonese, il presidio slowfood, la latteria turnaria di Campolessi, oltre i già citati Davide Patat e Marinella Ferigo.
FOTOGALLERY DELLA SERATA DI PRESENTAZIONE