Gemona torna a chiedere il Liceo Sportivo
Ci avevano provato nel 2013 ma l’operazione non sortì effetto poiché gli indirizzi di programmazione regionale, definirono un solo spazio libero a livello provinciale che fu ad appannaggio del già attivo Bachmann di Tarvisio. Ora ci riprovano, alla luce delle nuove linee di indirizzo per l’anno scolastico 2016-2017 attraverso le quali viene riconosciuta la possibilità di ulteriori sezioni di questo tipo, “qualora le risorse in organico annualmente assegnate lo consentano e sempreché ciò non determini la creazione di situazioni di esubero di personale”.
L’ipotesi di un Liceo sportivo a Gemona dunque torna in auge e l’amministrazione comunale guidata da Paolo Urbani ha deliberato, nel corso della sua ultima seduta di giunta, di avvallare la richiesta d’implementazione dell’offerta formativa formulata del Consiglio del locale Istituto Statale di Istruzione Superiore “Magrini Marchetti”, mediante l’istituzione di una sezione ad indirizzo sportivo presso il relativo Liceo Scientifico, dando atto che i requisiti richiesti al riguardo sussistono.
La procedura di selezione terrà conto dei seguenti criteri: disponibilità attuale e adeguatezza degli impianti e delle attrezzature ginnico–sportive oppure potenziale disponibilità e cantierabilità purché sostenuta da adeguati piani tecnici e finanziari di investimento; esperienze già realizzate dalle scuole in campo didattico-sportivo; presenza di professionalità già formate; coerenza con la cultura sportiva del territorio di riferimento nonché un preventivo parere da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale.
La giunta ricorda che a partire dal 1° settembre 2014, le consolidate esperienze del Liceo Scientifico “L. Magrini” e dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “G. Marchetti” sono state riunite nel nuovo Istituto Statale di Istruzione Superiore “Magrini Marchetti” e che la relativa popolazione studentesca è attualmente costituita da oltre 800 allievi che provengono da un ampio ambito territoriale, che comprende il Gemonese, la Val Canale, il Tarcentino e parte della comunità collinare, la Carnia, per un totale di quarantasei Comuni serviti.
Quindi spiega Urbani, “anche in continuità con le decisioni assunte in precedenza, si è deciso di proseguire nell’azione di potenziamento e di qualificazione dell’offerta formativa del secondo ciclo del l’istruzione nel locale polo scolastico, come contributo alla crescita sociale di un territorio di ampio riferimento” e altresì “promuovere e favorire una più stretta correlazione tra lo sviluppo e consolidamento dell’offerta formativa del secondo ciclo di istruzione insediata in Gemona e le strategie di medio/lungo periodo individuate ed attuate dall’Amministrazione Comunale per lo sviluppo generale del territorio, ricomprese nel progetto “Gemona città dello sport e del benstare”, il quale, facendo leva sulla preziosa presenza in loco del Corso di Laurea triennale in Scienze Motorie e Magistrale in Scienza dello Sport dell’Università degli Studi di Udine (unici corsi universitari a carattere sportivo presenti in Regione), ha trovato il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della locale Azienda sanitaria, della Provincia di Udine, delle Comunità Montane del Gemonese Canal del Ferro – Val Canale e della Carnia nonché di diciassette Comuni che vanno dalla pedemontana friulana a quelli della conca tolmezzina”.
“Nessuna volontà di andare a fare concorrenza a Tarvisio – precisa infine Urbani – noi vorremmo specializzarci nelle discipline estive e sicuramente collaborare con loro per tutta una serie di attività”.
L’altra richiesta fatta dalla Giunta comunale alla provincia all’interno dei piani di dimensionamento, è quella di aggregare, dall’anno scolastico 2016/2017, nella nuova Scuola dell’infanzia di Via Piovega delle sezioni attualmente attive nei plessi scolastici dell’infanzia di Via Antonio Morganti n. 17 e di Via San Marco n. 10.