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Gemona, una petizione per dire no alla strada forestale Rivoli Bianchi-Scric-Ledis

Fa discutere la comunità gemonese la prevista realizzazione della strada forestale Rivoli Bianchi – Scric – Ledis. Martedì 11 è stata lanciata una petizione su change.org (CLICCA QUI), che ha già raccolto quasi 1000 adesioni, per chiedere al Comune di Gemona di fermare l’opera, “che presenta un forte impatto paesaggistico e ambientale, nessuna reale utilità per la comunità a fronte del dispendio di denaro pubblico“, affermano i proponenti, che propongono di “sospendere la realizzazione della strada forestale e destinare le risorse economiche previste per la stessa per migliorare la viabilità forestale Ledis – Forcella Tacia e sistemare i sentieri, in particolare il CAI 708 – Rivoli Bianchi – Forca Ledis, soggetto a continui smottamenti e attualmente inagibile”.

«Ci uniamo a cittadini e associazioni locali a sostegno della petizione e ricordiamo che, come Lista Civica di minoranza, già in fase di adozione delle recente variante al Piano Regolatore relativa a quest’opera avevamo espresso tutta la nostra contrarietà – afferma il capogruppo delle lista Progetto per Gemona Sandro Venturini –. Negli atti progettuali, di scarsa qualità tecnica, non emerge alcun reale beneficio per la comunità a fronte di un investimento economico pubblico di oltre 2 milioni, senza contare i necessari oneri per la continua manutenzione; ma ciò che maggiormente ci preoccupa è il danno che questa strada inutile determina ad un ambiente ancora integro e, vista l’orografia del sito, i gravi dissesti idrogeologici che possono ingenerarsi, come confermano diversi esperti del settore che abbiamo interpellato. Per questo come gruppo di minoranza abbiamo recentemente presentato un articolato documento di opposizione alla variante al Piano Regolatore, che discuteremo nel prossimo consiglio Comunale, dove richiamiamo anche la mancanza di una seria Valutazione Ambientale Strategica».

«Rammentiamo inoltre che il Comune di Gemona ha recentemente ottenuto il riconoscimento dell’UNESCO come Riserva della Biosfera “Uomo biosfera (MAB)”, con un impegno a concretizzazione i principi dello sviluppo sostenibile, ma quest’opera devastante va in totale contraddizione con questa importante certificazione – proseguono i consiglieri di opposizione -. Del resto, sono gli stessi funzionari dell’Ispettorato Forestale della Regione ad esprimere le loro perplessità circa l’opera, nei propri atti istruttori: “non si ritiene che possa essere approvata la costruzione della strada Scugelars-Rivoli Bianchi in quanto esterna alla proprietà comunale pianificata, del tutto priva di finalità selvicolturali e soprattutto in quanto prevista sul versante ripido di Colle Fradeit, ove il tracciato in scavo necessiterebbe di oltre 20 tornanti (quindi estremamente onerosa anche in termini di costi di realizzazione e manutenzione nel tempo, oltre che fortemente impattante sugli aspetti ambientali e paesaggistici). Dunque è necessario fermarsi per tempo, prima che anche questa strada forestale faccia la fine di quelle di recente costruzione che dopo aver devastato le montagne friulane ora vengono trascinate a valle da dissesti idrogeologici facilmente prevedibili».