Gemona, varato il primo bilancio dell’Amministrazione Revelant
È stato varato il primo bilancio dell’Amministrazione Revelant, che verrà portato entro la fine anno in approvazione del Consiglio Comunale di Gemona.
Molto soddisfatto il sindaco Roberto Revelant e il consigliere delegato a bilancio e finanze, Andrea Palese: “Grazie alla collaborazione degli uffici siamo riusciti a mantener fede all’impegno di predisporre entro la fine dell’anno il bilancio di previsione 2019-2021, che permetterà all’Amministratore di fare un salto di qualità in termini di efficienza, garantendo già dal 1 gennaio l’avvio delle opere in programma e le risorse per i servizi, evitando così l’esercizio provvisorio dell’Ente – affermano i due amministratori -. Nonostante la previsione di minori trasferimenti correnti, 200mila nel 2019, per le quali l’attuale Giunta Fedriga si è già impegnata a rivedere al rialzo i parametri, siamo riusciti a dare sostanza, prevedendo cospicui investimenti di opere pubbliche, mantenendo inalterata la pressione fiscale, commisurando la spesa corrente alle effettive necessità degli uffici, tendendo all’efficientamento dell’offerta dei servizi, chiudendo il bilancio con 500mila in più rispetto al 2018.”
Gemona, alla luce del nuovo modello dell’armonizzazione contabile previsto dalla recente riforma, è uno dei primi Comuni in FVG ad approvare il bilancio di previsione, una novità che a detta degli Amministratori dovrà diventare la regola per garantire il buon governo dell’Ente.
I NUMERI: il bilancio di previsione per l’esercizio 2019 chiude a pareggio per complessivi € 17.573.605,18, contro i 17.074.311,25 del 2018 e i € 16.440.000,64 del consultivo 2017. Le entrate correnti sono pari a 4.368.689 (-206.930 rispetto al 2018), quelle tributarie 3.101.000, quelle extratributarie 2.781.500, mentre le entrate in conto capitale per investimenti ammontano a 4.038.967 (+ 1.257.467). Sul bilancio incide in maniera significativa la rivoluzione tariffaria della TARI in materia di smaltimento dei rifiuti urbani, sia nella parte di entrata (- 1,5 milioni circa) che della spesa e nella costituzione del fondo crediti di dubbia esigibilità. Ma soprattutto il passaggio da tributo a tariffa puntuale della TARI permetterà una riduzione della spesa media per le famiglie e al Comune una gestione più snella ed efficiente del servizio.
OPERE PUBBLICHE: le spese in conto capitale ammontano a 5.171.332 (+2.968.129 rispetto al 2018), tutte relative all’avvio delle opere pubbliche previste dal piano investimenti. Il dato non tiene conto del finanziamento di 2.350.000 concesso qualche giorno fa dalla Regione con la legge finanziaria per la realizzazione della salita meccanizzata al castello e la ristrutturazione della Torate. Un piano investimenti molto articolato che nel 2019 vedrà l’avvio dei lavori di infrastrutturazione per la banda larga e la digitalizzazione (350mila), la progettazione e l’avvio dell’iter per la realizzazione di due palestre del centro sportivo (2 milioni), il restyling del Cinema Sociale (300mila), la ristrutturazione della sede della Protezione Civile (100mila), interventi su Via Brondani (307mila), Via Sofia Pecol (260mila), dello Stadio Simonetti e del campo da calcio Laser (490mila), la realizzazione del II° lotto di loculi cimiteriali e il recupero dell’ex Convento di Sant’Agnese, oltre ad interventi straordinari per oltre 100mila per la manutenzione del patrimonio comunale, strade, piazze e al patrimonio scolastico. Per il 2020 il piano investimenti ammonta a 2.074.000 nella cui spesa è stata prevista la realizzazione della rotonda stradale della stazione fs (200mila) e il potenziamento della rete ciclabile cittadina (200mila). L’indebitamento dell’Ente con la contrazione di nuovi mutui rimane molto basso: 184mila per il 2019 e 250mila per il 2020.
SPESA CORRENTE: il costo della macchina amministrativa viene ridotto a 9.990.100, di cui 2.835.000 per il personale (+150mila), la cui spesa incide per il 28%. Un aumento di spesa dovuto al recente rinnovo del contratto di lavoro, ma soprattutto alla previsione da parte dell’Amministrazione di assumere e coprire alcuni posti di lavoro oggi vacanti.
POLITICA TARIFFARIA: non è previsto alcun aumento di tasse. Gli investimenti saranno garantiti senza mettere le mani in tasca ai cittadini gemonesi. Sono state infatti confermate le tariffe dei servizi (rette casa anziani, scuolabus, asilo nido) e le aliquote dei tributi (IMU, addizionale Irpef e pubblicità). Particolare attenzione al sociale e alle politiche della famiglia, con il congelamento delle rette della casa di riposo, che restano tra le più basse del FVG e la previsione di interventi specifici per i servizi sociali e la disabilità. In particolare saranno messi a disposizione dei cittadini in difficoltà alcuni immobili di proprietà oggi liberi e proseguirà l’iter relativo agli interventi per la riclassificazione della Casa Anziani e del Centro Diurno.
NOVITA’: per facilitare l’adempimento dei cittadini, nel 2019 l’Amministrazione avvierà il servizio di bollettazione elettronica dell’IMU. I cittadini riceveranno così a casa i bollettini di pagamento, evitando errori o dimenticanze. L’Amministrazione ha voluto inoltre dare maggior attenzione alle manutenzioni del verde pubblico (previsti 100mila per interventi di potatura e sostituzione di piante alberi) per garantire maggior decoro urbano alla città e sicurezza, a progetti specifici di educazione ambientale e di sicurezza stradale.
SPORTLAND: messo in sicurezza il bilancio per quanto concerne l’offerta dei servizi, l’Amministrazione sta già lavorando d’intesa con la Regione e gli altri Comuni interessati, per ricercare le risorse per la promozione del patrimonio culturale, sportivo e turistico. Già nei primi mesi del 2019, il progetto Sportland – Comunità Europea dello Sport 2019, potrà beneficiare di un fondo straordinario dedicato che garantirà gli stanziamenti necessari per gli eventi.
EXTRAGETTITO IMU: un bilancio strutturato che attende però la risoluzione della questione dell’extragettito IMU, che da 6 anni penalizza Gemona per oltre 1,3 milioni/annui. Risorse che vengono girate dal Comune allo Stato e che farebbero senza dubbio la differenza nella programmazione di ulteriori investimenti e nell’offerta qualitativa dei servizi.