Gestione migranti al confine, accordo tra Polizia italiana ed austriaca
La Polizia italiana e del Land austriaco della Carinzia hanno siglato nel pomeriggio di ieri a Thorl-Maglern (Austria) un protocollo d’intesa per la riammissione informale di persone alla frontiera, che snellirà le procedure per i respingimenti tra i due Paesi. Il protocollo è stato sottoscritto dal Questore di Udine, Claudio Cracovia, dal direttore della Polizia di frontiera Irene Tittoni e dal direttore regionale di Polizia della Carinzia, Michaela Kohlweiss. L’intesa prevede che i cittadini di Stati terzi rintracciati e fermati dopo aver fatto ingresso clandestino in Italia possono essere rimandati senza ulteriori formalità in Austria e viceversa, a condizione che la riconsegna sia avviata entro 24 ore e venga fornita prova documentale che gli irregolari sono passati dal paese verso il quale vengono respinti.
Ad esempio perché trovati in possesso di un visto o permesso di soggiorno non scaduto da più di sei mesi, di un titolo di viaggio con timbro di ingresso o uscita dal paese di non più di sei mesi, biglietti aerei o ferroviari o fatture e scontrini riconducibili al paese in cui devono essere riammessi. Non serviranno invece le prove documentali nel caso in cui il rintraccio sia avvenuto durante i servizi di pattugliamento misto. La riammissione senza formalità non potrà avvenire invece nel caso in cui la persona risulti richiedente asilo in un Paese terzo aderente alla Convenzione di Dublino