Giorno della Memoria, Buja ricorda i concittadini morti nei campi di sterminio
Sabato 27 gennaio alle ore 15 la Associazion Culturâl El Tomât e la sezione di Buja dell’A.N.P.I. intitolata a Vilma e Ranieri Pezzetta, con la collaborazione locale gruppo dell’A.N.A. e della sezione di Udine dell’A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati), con il patrocinio del Comune, invitano tutte le cittadine e i cittadini alla cerimonia pubblica della deposizione della corona alla stele che ricorda i deportati bujesi deceduti nei campi di sterminio, stele voluta e donata da Bianca Marini Solari nel 1998.
Come tradizione sarà la occasione per condividere pensieri, letture e riflessioni sul tema della giornata della Memoria.
Forse tutto era incominciato con quel rastrellamento drammaticamente descritto nei racconti di Pietro Menis “Il rastrellamento di Buja del 21 dicembre 1944″: “Un manipolo di tedeschi, provenienti dal nord, prende posto in una stanzetta del piano terra del municipio. Durante la notte centinaia e centinaia, forse migliaia di tedeschi con cani poliziotto, cosacchi con le loro immancabili carrette e fascisti repubblichini, bloccano tutte le strade di accesso al paese. Nessuno doveva sfuggire alla caccia: un paese di partigiani, quello di Buja, che doveva essere punito esemplarmente. La caccia durò a lungo: a mezzogiorno il cortile della casa del fascio era affollatissimo di uomini e di donne di tutta le età e di giovinetti. Mentre il sole calava, alcuni camion si fermarono sulla strada adiacente alla casa del fascio e su quelli vennero spinti i prigionieri: uomini e donne alla rinfusa portati via a Udine, nelle malfamate carceri di via Spalato. Qualcuno tornò per il prossimo Natale. Altri si seppe che furono mandati in campi di lavoro e altri che erano stati internati in Germania” .
In questa occasione verrà data lettura di nuovi appunti di storie delle vite delle deportate e dei deportati bujesi, emerse da ulteriori ricerche in corso, curate dai soci del Tomât e dell’ANPI di Buja, onorando così l’impegno della memoria e della riflessione, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e di tutte le vittime dei campi di concentramento nazisti e fascisti.