Giro d’Italia 2017, la Carnia “garante” per il Pordenonese
“Un evento che non esaurisce la sua spinta propulsiva il giorno della gara, ma che dò forza a un intero territorio tanto prima quanto dopo le tappe. Perché il Giro d’Italia è un potente strumento di promozione del Friuli Venezia Giulia, inserito a pieno titolo nel nostro piano turistico e dove le singole frazioni vengono individuate in modo meticoloso, per mettere sotto i riflettori i gioielli della nostra terra”.
Lo ha detto a Pordenone il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, partecipando quest’oggi alla conferenza stampa di presentazione degli sponsor che sosterranno le due tappe della corsa rosa in programma a fine maggio nel Friuli occidentale.
“In questi quattro anni – ha detto Bolzonello nel suo intervento – il percorso di ogni singola tappa nonché le località di arrivo e partenza del Giro nel nostro territorio, sono state individuate con grande cura ed attenzione. La scelta, quindi, fa parte di un ragionamento strategico di promozione del territorio, che tiene conto delle peculiarità che può esprimere ogni zona, dando di volta in volta attenzione alle diverse aree geografiche della regione”.
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Quest’anno dunque i riflettori verranno puntati sul Pordenonese, con la 19. tappa in arrivo a Piancavallo dopo aver attraversato la Carnia e, la 20. che partirà da Pordenone per chiudersi ad Asiago. “Il fatto di puntare sulla Destra Tagliamento – ha evidenziato il vicepresidente della Regione – è il frutto di un ragionamento complessivo che tiene conto di diversi aspetti. Tra questi figura la volontà di valorizzare Piancavallo, una stazione sciistica importante del Friuli Venezia Giulia sulla quale la Regione ha investito molto anche attraverso PromoturismoFvg e dove gli operatori stanno lavorando insieme pere rendere ancora più attrattiva e competitiva la località”.
Bolzonello ha voluto però sottolineare anche come l’assidua presenza della corsa rosa in Friuli Venezia Giulia “sia dovuta ad una credibilità conquistata nel tempo da questo territorio, grazie all’impegno profuso congiuntamente dalla Regione e dal project manager delle tappe Enzo Cainero.
“In questi ultimi quattro anni – ha ricordato il vicepresidente – il Giro d’Italia ha toccato tutto il territorio regionale, dall’arrivo a Trieste dell’ultima tappa fino alla valorizzazione delle valli del Natisone, per giungere poi quest’anno nel pordenonese, anche a ricordo della indimenticabile scalata al Piancavallo compiuta da Pantani nel lontano ’98”.
“Non va dimenticato – ha aggiunto Bolzonello, svelando un piccolo retroscena – come si sia lavorato alacremente per allargare il percorso della 19. tappa all’Alto Friuli senza concentrarla esclusivamente sul Pordenonese in un’ottica complessiva di valorizzazione del nostro territorio regionale. L’operazione è andata a buon fine grazie anche all’ottimo rapporto di collaborazione che si è instaurato negli anni con gli organizzatori della Rcs Sport”.
Il Giro però non è un evento che si esaurisce con il passaggio dei professionisti in gara. “Al contrario – ha aggiunto ancora Bolzonello – ci sono una moltitudine di eventi pre e post tappa che consentono di allungare l’attenzione mediatica sul territorio. Quindi ci attendiamo che questa due giorni apra i riflettori sul Friuli Venezia Giulia, anche in occasione della cicloturistica che da Maniago giungerà fino in vetta a Piancavallo per ricordare l’impresa del Pirata. Stimo già pensando al futuro – ha concluso Bolzonello – e per il 2018 sono previste grandi sorprese”.
Infine il direttore generale di PromoturismoFvg, Marco Tullio Petrangelo, ha evidenziato come le tappe del Giro d’Italia si inseriscano nel piano di sviluppo turistico della Regione. “Puntiamo molto – ha detto Petrangelo – sul prodotto legato alle due ruote, tanto per i professionisti quanto per i dilettanti. Questa è una terra in grado di offrire grandi eventi per gli appassionati ma anche posti di rara suggestione; un connubio che stiamo promuovendo insieme a coloro che in regione si occupano di manifestazioni sportive e che trovano in PromoturismoFvg un interlocutore attento”.