Gli “Speleo” friulani intervengono in soccorso sull’Appennino bolognese
Il Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia è stato chiamato nella notte tra il 26 e il 27 febbraio nell’Appennino Bolognese per collaborare ad un intervento di soccorso nella grotta del complesso carsico Spipola – Acquafredda assieme ad altre squadre del CNSAS Nazionale.
Uno speleologo era in difficoltà e non riusciva a proseguire verso l’uscita dopo essersi infortunato. Alle 19 sono partiti dalla nostra regione per l’Emilia Romagna Stefano Guarniero, capostazione del Soccorso Speleologico di Trieste, e Stefano Zufferli, capostazione del Soccorso Speleologico di Udine, selezionati per le loro competenze tecniche specifiche in grotta. Guarniero è infatti infermiere specializzato in grotta e Zufferli tecnico disostruttore.
La cavità del complesso carsico Spipola – Acquafredda presenta diversi tratti in strettoia e si sarebbe potuto rendere necessario l’intervento del disostruttore qualora il ferito avesse dovuto essere trasportato in barella. Questo non si è verificato, ma entrambi i tecnici si sono comunque calati in grotta assieme ad altri speleologi del CNSAS. In particolare Guarniero, che è l’unico infermiere speleologo specializzato del CNSAS a livello nazionale assieme quello del Veneto anche presente sul posto, ha potuto prestare soccorso all’infortunato e comunicare con i medici rimasti all’esterno della grotta.
L’intervento si è risolto senza particolari complicazioni. La Delegazione Speleologica del FVG è la seconda in ordine di nascita a livello nazionale ed è la più importante dal punto di vista tecnico per maggior numero di speleologi che possono lavorare in profondità.