Graz il più brillante della spedizione friulana ai Mondiali di sci nordico
di BRUNO TAVOSANIS
È mancato l’acuto da medaglia, ma i friulani partecipanti ai Mondiali di sci nordico di Trondheim, conclusi ieri con la 50 km femminile di fondo, si sono comunque fatti onore.
La copertina spetta senza dubbio a Davide Graz, che è andato vicino al podio nelle due prove a squadre. Il fondista di Sappada, in coppia con Federico Pellegrino, ha mancato il bronzo per soli 29 centesimi in quella che forse è stata la sua gara più brillante di sempre, considerando oltretutto che non doveva nemmeno essere lui il compagno del leader azzurro nella team sprint. Il designato era, infatti, il collega finanziere Elia Barp, costretto al forfait per un malessere. Anche nella staffetta maschile 4×7.5 km Graz ha dimostrato le sue qualità, attaccando nel finale della terza frazione e consegnando a Daprà il testimone al secondo posto, preceduto solo dagli imbattibili norvegesi. Alla fine l’Italia chiuderà sesta, rimanendo in corsa per la medaglia fino a poche centinaia di metri dal traguardo. La speranza è che queste prestazioni siano uno spartiacque nella carriera del venticinquenne cresciuto prima nei Camosci della sua Sappada e poi con gli allenatori della squadra regionale.
Martina Di Centa si è difesa bene, del resto non si poteva chiederle molto di più, ricordando che in stagione ha gareggiato poco a causa di problemi alla schiena.
Per quanto riguarda la combinata nordica, Alessandro Pittin (al nono Mondiale) e Raffaele Buzzi, anch’essi reduci da mesi difficili per motivi fisici e di salute, hanno fatto il massimo. Pittin, argento nel 2015, chiudendo al 19° posto la individual compact ha ottenuto il miglior risultato stagionale (comprendendo anche la Coppa del Mondo), mentre sabato scorso Buzzi è giunto 20° nella gundersen, mai così in alto nella rassegna iridata in cinque partecipazioni.
La ventenne Greta Pinzani ne ha approfittato per fare ulteriore esperienza, mentre la coetanea e compagna di squadra Martina Zanitzer, specialista del salto, ha eguagliato il miglior risultato in carriera in una gara di primo livello ottenendo il 33° posto dal trampolino grande.
Bravo anche Francesco Cecon, 34° sempre dall’Hs138, non lontano dal 30° e ultimo utile per l’accesso al salto di finale, obiettivo finora mai raggiunto in Coppa del Mondo, dove in una sola occasione ha fatto meglio rispetto al piazzamento iridato.
La prossima edizione è prevista in un’altra patria dello sci nordico, ovvero la Svezia. A Falun l’appuntamento è in programma nel 2027, ma prima ovviamente c’è il grande appuntamento con le Olimpiadi di Milano Cortina 2026, dove in ogni caso mancherà Greta Pinzani, non essendo la combinata femminile inserita nel programma.
(nella foto Davide Graz)