CarniaTerritorio

Guardia medica in Val Degano, se ne parlerà in Consiglio Comunale a Ovaro

Nella prossima seduta del Consiglio Comunale di Ovaro, in programma lunedì 15 marzo, si tornerà a parlare della vicenda dell’uomo ritrovato esanime a terra lo scorso 24 febbraio mentre cercava di raggiungere la guardia medica, che era chiusa.
In particolare il consigliere comunale Bruno Cosano ha presentato una mozione riguardante la richiesta di un incontro urgente con l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi e il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale Denis Caporale, “per sollecitare la soluzione delle criticità riguardanti il comune di Ovaro e per alcuni aspetti di tutta la Val Degano”.

Cosano si dice “frastornato dall’assordante silenzio dei rappresentanti della Carnia in Regione, ma anche di quelli del Comune, per non citare la Comunità di Montagna della Carnia, questa sconosciuta. Leggo che Riccardi, talvolta accompagnato dal presidente Fedriga, sta illustrando investimenti milionari nelle varie zone della regione e auspico che tocchi anche la Carnia. Se lo farà, spero avvenga con un pubblico confronto, aperto a tutti, in cui oltre ai progetti futuribili, ci illustri il ritorno ad una assistenza sanitaria di base accettabile. Non sogni, quindi, ma solide realtà”.

Il consigliere di maggioranza prosegue così la sua disamina: Ho scoperto che le nuove disposizioni che i sindaci avrebbero dovuto trasmettere ai cittadini prevedono una prima autodiagnosi del paziente atta a stabilire se il malessere sia una urgenza differibile o meno prima di decidere se  chiamare il 112 o la guardia medica, che spesso non c’è. Quindi se ho un senso di pesantezza al torace, devo decidere se è solo un problema di difficoltà di digestione o un principio di infarto. Nel primo caso chiamerò il medico di continuità assistenziale, nel secondo il 112. Nella mia ignoranza pensavo fosse più logico, razionale ed efficace dal punto di vista medico ed organizzativo, avere  un primo intervento della continuità assistenziale immediato, forse salvavita nel caso di un principio d’infarto, piuttosto che l’impegno di 2-3 sanitari e un’ambulanza del Pronto Soccorso di Tolmezzo chiamati inutilmente per una male interpretata indigestione. Ma se sbaglio diagnosi, e quindi chiamata, è colpa mia. Attendo e spero di essere smentito e che questa interpretazione sia solo la conseguenza della mia difficoltà con la lingua italiana: nel caso mi scuserò pubblicamente. Ma se così non fosse, spero che si preveda la sostituzione del direttore Caporale per le dichiarazioni stupefacenti in difesa della organizzazione sanitaria”.

Cosano si augura che la sua mozione venga approvata, “con l’augurio che l’assessore Riccardi ci rassicuri circa l’assistenza sanitaria per chi vive nel nostro territorio ed in tutto il Friuli Venezia Giulia”.