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I consiglieri di Gemona Domani: «Nessuna vera risposta sulla strada di Ledis»

“Sono passati ormai più di due mesi da quando abbiamo chiesto alla maggioranza di motivare l’assurdo progetto di una strada forestale da aprire in mezzo ai boschi di Ledis per raggiungere Scriç. Da allora non è arrivata nessuna risposta convincente, nemmeno quando pochi giorni fa abbiamo riproposto il tema durante l’ultimo Consiglio comunale. In compenso, oltre ai 210.000 € del primo lotto della strada, se ne spenderanno altri 100.000 € per progettare il secondo lotto. Ma la domanda più semplice rimane sul tavolo: a che cosa serve questa strada?”.

Se lo chiedono Damiano Gurisatti, Teresa Vidoni e Anna Piazza, consiglieri comunali del gruppo Gemona Domani.

“Ci è stato detto che serve per domare il fuoco, perché lì il rischio incendi è alto: ma la Regione classifica la parete Nord del Cjampon a rischio medio, non alto – proseguono gli esponenti della minoranza -. Ci è stato detto che la strada si potrà usare per i soccorsi: ma credo che tutti, se ci trovassimo in difficoltà, preferiremmo un elicottero a un mezzo che arriva su una strada di 30km da Gemona! Ci è stato detto, soprattutto, che la strada servirà per lo sfruttamento del bosco e per il turismo: ma il Piano di gestione forestale del comune di Gemona è scaduto da anni, e di un piano di sviluppo turistico in Ledis non c’è traccia. Anzi, nella relazione del progetto, la parte sullo sviluppo del turismo è costituita da una sola frase troncata a metà: ciò lascia intendere quale sia il livello degli attuali progetti turistici per questa zona”.

“Di recente l’amministrazione ha approvato una modifica al progetto del primo lotto della strada, accogliendo le osservazioni di alcuni proprietari degli stavoli di Ledis. Ma nemmeno nel progetto aggiornato troviamo traccia della risposta alle nostre domande: a che cosa serve questa nuova strada di Ledis? Oppure quali sono gli interessi in gioco? Crediamo che i Gemonesi vogliano una risposta prima di vedere un cantiere sulle loro montagne e centinaia di migliaia di Euro di denaro pubblico andati in fumo. Non vorremmo che anche a Gemona si ripetessero le tristi scene delle tante strade forestali che stanno rovinando i boschi della Carnia”, la conclusione di Gurisatti, Vidoni e Piazza.