I crocefissi di Italo Coccolo in mostra a Gemona
Venerdì 3 maggio alle 18.30 a Palazzo Elti a Gemona, sede del Museo civico, alla presenza delle autorità, inaugurazione della mostra personale d’arte di Italo Coccolo dal titolo “Incontro con la croce”, che si inserisce a pieno titolo nelle manifestazioni previste per il ricordo del sisma del 1976.
La presentazione sarà curata dal prof. Roberto Iacovissi. In esposizione tele sul tema crocefisso sviluppate lungo un percorso artistico trentennale. Non solo una mostra ma un percorso d’arte e di vita, che muovendo dall’incomprensione verso il Dio di Abramo, il Dio del sacrificio, giunge al Dio dell’amore. Un percorso dal castigo al perdono per indicare, a credenti e non, la via della salvezza. Dice l’artista “Il mio crocefisso è inclusivo e non esclusivo: rappresenta ogni persona umana, senza distinzione di sesso, razza o religione. Il suo volto è sconosciuto ed è rivolto all’umanità sofferente. I suoi colori sono quelli della luce. Una luce che indica una via: quella per raggiungere l’assoluto e perdersi in esso”.
L’inaugurazione sarà anche il momento in cui Coccolo donerà all’Amministrazione comunale un quadro dal titolo FRIULI-SISMA 76, pastelli e acrilico su tela, di grandi dimensioni (1.80 x 100 cm) realizzato nel 2016, in occasione del quarantennale del sisma. Il quadro rappresenta la Rinascita del Friuli dal sisma , resa possibile dalla robusta Fede della sua gente.
Sabato 11 maggio alle ore 17.30 sempre a Palazzo Elti, è prevista una serata di approfondimento dal titolo “La pittura e la poesia di Italo Coccolo”, in cui il prof. Iacovissi illustrerà l’opera pittorica e poetica dell’artista con particolare riferimento al tema in esposizione. La pittura di Coccolo, esposta non solo in Italia ma anche negli Stati Uniti e in altri Paesi europei, partendo dall’espressionismo estetico dei primi anni è giunta a quella forma di espressione che l’artista stesso chiama “energy paint” pittura dell’energia vitale dove la smaterializzazione di cose e figure e il gusto talvolta di una caricaturalità parossistica viene portata all’eccesso per indicare il dolore, il grido, o lo sguardo dell’autore che commisera le miserie del mondo e fanno della sua pittura il tentativo di una metafisica dell’arte che vuol farsi grido e testimonianza della storia; la lettura delle poesie sarà curata da Francesco Zuppel.
In questa occasione verrà presentato al pubblico e sarà visibile negli spazi espositivi anche un Crocifisso realizzato in legno e chiodi dei tetti delle case di Gemona del Friuli distrutte dal terremoto del 6 maggio 1976. Il dono alla Comunità gemonese giunge da San Mauro Torinese per la gentilezza di Pietro Nervo e Nella Caucini che lo ricevettero come ringraziamento per aver sostenuto con una generosa donazione un campo di lavoro dei ragazzi salesiani di Torino che intervenirono durante l’emergenza.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 2 giugno dal martedì alla domenica nell’orario 10.00-12.30 e 14.30-18.00.