I lavoratori della Larice di Amaro si “sospendono” un mese in attesa del compratore
«C’è necessità urgente di accelerare nella ricerca di soluzioni per non perdere un’altra azienda importantissima del territorio». È l’appello lanciato dal segretario della Flai Cgil Udine Fabrizio Morocutti sette giorni dopo il primo vertice tra Regioni e sindacati, tenutosi a Udine venerdì 3 agosto, cui è seguito – mercoledì – un ulteriore incontro dal quale sarebbero emerse due novità: in primo luogo la disponibilità del Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo a collaborare alla soluzione della vertenza, con particolare riferimento all’utilizzo del capannone, in secondo luogo la presenza di più di un soggetto interessato all’attività dell’azienda di Amaro.
«Viste le premesse – dichiara Morocutti – questa mattina nella sede di Confapi Fvg abbiamo raggiunto un’ipotesi, molto sofferta, di accordo con l’azienda, approvata nel pomeriggio da tutta la forza lavoro. L’intesa prevede la sospensione dei lavoratori in permesso non retribuito dal 13 agosto al 15 settembre. Un lasso di tempo che, grazie al senso di responsabilità dimostrato dai lavoratori, i quali hanno accettato di “sospendersi” un mese senza retribuzione, dovrebbe permettere di trasformare i propositi e le parole in fatti concreti. Capiamo che per qualcuno questo è periodo di ferie, ma il tempo è una variabile decisiva per il futuro dei 15 lavoratori delle loro famiglie: lanciamo quindi un messaggio a tutti quei soggetti che potrebbero dare speranze concrete e un futuro all’azienda e ai suo lavoratori, invitandoli a fare ogni sforzo possibile per impedire che un’altra azienda storica dell’alto Friuli chiuda per mancanza di coraggio e di concretezza».
Per dare un futuro all’azienda bisogna che i sindacati la lascino lavorare, che, poco ma sicuro, non è merito di questi se le aziende vanno avanti, anzi, alcune le fanno chiudere proprio loro!!