CulturaGemonese

I “Salamârs cence confins” in mostra ad Artegna

Artegna ospita la mostra “Salamârs cence confins”, incentrata sui norcini e i produttori di salame arteniesi trapiantati sin dall’Ottocento nel Regno d’Ungheria. L’allestimento è stato realizzato dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese con il Comune di Artegna sulla base di una tesi di dottorato svolta da Barbara Blaskó del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Debrecen, nell’ambito del progetto “Cence confins/Senza Confini” finanziato dalla Regione. Il contesto in cui viene ospitata l’esposizione, visitabile dal 1 ottobre, è di assoluto prestigio: si tratta del Castello Savorgnan sul Colle di San Martino, luogo simbolo della storia di Artegna e della ricostruzione successiva al terremoto del 1976.

La mostra presenta le attività degli emigranti friulani a Debrecen, in particolare l’eccellenza del lavoro dei salumai arteniesi e della famiglia Vidoni che all’inizio del XX secolo gestiva una delle più importanti fabbriche di salami del Regno d’Ungheria. All’allestimento ha contribuito il prof. Renzo Driussi dell’Università di Udine con la traduzione del catalogo della mostra. La ricerca, aggiornata, di Barbara Blaskó sarà pubblicata dall’Ecomuseo dopo l’edizione ungherese curata dal Museo del Commercio e Turismo di Budapest, il cui direttore Török Róbert interverrà all’inaugurazione, assieme alla prof.ssa Laura Pani del Dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale di UNIUD.

L’inaugurazione è in programma sabato 1 ottobre alle 17, necessaria la prenotazione.

Orario di apertura della mostra: sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30.

(nella foto tratta dall’archivio Giacomini, un gruppo di lavoratori della fabbrica di Debrecen a inizio Novecento)