I sindacati: «Situazione pesantissima per i lavoratori della Casa di Riposo di Paluzza»
Non ha fine la situazione di stallo per i lavoratori della Casa di Riposo Matteo Brunetti di Paluzza, alle prese con carichi di lavoro pesanti, turni gravosi e rientri in servizio per cambi turno.
“Il calo dell’utenza – segnalano per Cisl Fp e per Fp Cgil, Fiorella Luri e Andrea Traunero, assieme alla RSU -, non si è tradotto in un calo di carichi di lavoro ed è ora di dare un giusto riconoscimento ristabilendo condizioni lavorative sostenibili per tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Asp di Paluzza”.
“Dopo diverse richieste da parte delle Organizzazioni Sindacali di incontrare la presidente per affrontare il tavolo di contrattazione anno 2021 e le problematiche gravi di carenza di personale, non è ancora arrivata alcuna risposta”, si legge in una nota congiunta delle due organizzazioni. “Voci di corridoio dicono che, per fissare l’incontro, si stia attendendo l’arrivo della nuova direttora, che non avverrà, però, fino ai primi mesi del 2022 – rincarano Luri e Traunero -. Se si dovesse saltare la contrattazione del 2021 il personale non potrà partecipare alle selezioni per le progressioni orizzontali, le cui graduatorie vanno prodotte entro il 31 dicembre dell’anno in corso, creando così un danno economico anche a livello pensionistico a chi avrebbe maturato il diritto di acquisirle”.
Oltre il danno anche la beffa, dunque, per il personale che è stato il più colpito, e per primo, dalla situazione Covid. “E rimane nel silenzio – prosegue la nota sindacale – anche la richiesta di incontrare i sindaci del territorio, con Cisl Fp, Fp Cgil e la RSU che chiedono loro, a questo punto attraverso la stampa, se siano al corrente della situazione di stallo che vige alla Asp Matteo Brunetti e se hanno la possibilità e l’interesse di trovare una soluzione che non sia solo un tampone bensì duratura nel tempo.
“La mancanza ormai strutturale di personale e le prossime chiamate da parte delle Aziende Sanitarie degli Oss vincitori di concorso ci impensieriscono – proseguono Luri e Trausero -, ma tutto ciò sembra preoccupare solo noi sindacati e la RSU dell’Ente. L’evidenza che ad oggi abbiamo, ma risale a giugno scorso in occasione dell’ultimo incontro con la presidente, è che per la Asp Matteo Brunetti non si riesce a trovare personale. Da quell’incontro non ne è scaturito niente rispetto a quanto avevamo richiesto. La situazione gestionale che si muove a rilento e non dà risposte al personale attualmente impiegato, non è sicuramente attrattiva per le figure professionali che potrebbero essere interessate a lavorare all’Asp Matteo Brunetti di Paluzza. Fino a quando, ci chiediamo, l’emergenza continuerà a condizionare così pesantemente su queste operatrici e operatori?”.
La situazione – conclude la nota – si sta facendo sempre più pesante: “Non parliamo di eroi e di angeli, ma è ora di dare un giusto riconoscimento ristabilendo condizioni sostenibili in strutture dislocate in realtà montane, dove nessuno è incentivato ad andare a lavorare”, dicono Cisl Fp, FP Cgil e la RSU dell’Ente, che auspicano una convocazione in tempi stretti vista “la situazione di incertezza che pervade i lavoratori, non certo foriera di serenità, elemento indispensabile per poter dare il miglior apporto professionale ai nostri nonni residenti nella struttura”.