Il “Ceghedaccio” ha scaldato ancora una volta i cuori di migliaia di persone
Colorata, festosa, travolgente. Sono solo tre degli aggettivi che possono descrivere, tra i tanti, la serata del Ceghedaccio, il più grande evento dedicato agli appassionati di musica anni ’70, ’80 e ’90 tornato “in pista” ieri sera, 21 aprile, come tradizione vuole al padiglione 6 della Fiera di Udine.
«C’è sempre più entusiasmo da parte del nostro pubblico – confermano a fari spenti i patron della rassegna, Renato e Carlo Pontoni – e questo non può che renderci orgogliosi e commossi. A maggior ragione nell’anno in cui festeggiamo i 30 anni del Ceghedaccio. Un’occasione importante per celebrare la quale, oltre alle nostre grandi feste, abbiamo pensato a un libro tra poco in uscita e a una crociera pronta a salpare a ottobre prossimo».
Gli stop forzati a causa della pandemia, poi il ritorno con sempre maggior entusiasmo. Il calore del pubblico è sempre lo stesso e lo ha dimostrato anche ieri quando oltre 3 mila persone sono arrivate a Udine da tutta la regione, ma anche dal Veneto, dalla Slovenia e dalla Carinzia (Austria). Dietro alla consolle, con una produzione scenografica da grande concerto, c’era Renato Pontoni. A lui il compito di far suonare i dischi, rigorosamente in vinile, facendo ballare il pubblico sulle note dei più grandi successi di sempre.
Rigorosissimi, come da tradizione, gli orari d’inizio e fine serata che rappresenta semplicemente non solo un’occasione per ballare, ma anche per un sano divertimento in compagnia in assoluta sicurezza. «Un format, quello che prevede lo stop alla musica all’1.30 – spiega Renato Pontoni – che ha negli anni insegnato anche ai giovani il valore dello stare insieme senza eccessi e un modo per avvicinare, nel segno della musica, generazioni diverse che così si trovano sulla stessa pista a ballare e divertirsi insieme».
Iniziata alle 20 con il buffet e musica live, la festa è proseguita fino all’1.30 di notte. Il tutto condito come sempre da strabilianti effetti “sparati” sulla folla. Dalla pioggia di coriandoli alle decine di mega palloni colorati passati di mano in mano lanciandoli da ogni parte del dance floor, passando per il momento di musica live e gli immancabili lenti di mezzanotte.«Impossibile – conclude Renato Pontoni – salutarci in vista della prossima edizione senza prima ringraziare tutta la squadra del Ceghedaccio e tutti i nostri affezionati sostenitori, senza i quali questa grande festa non potrebbe esistere».