Il Centro di salute mentale di Gemona rischia di iniziare il 2024 senza psichiatri? Asufc smentisce
«Nonostante le molte parole sull’importanza delle reti territoriali, i servizi sanitari continuano a perdere pezzi. A destare preoccupazione è ancora il centro di salute mentale di Gemona che rischia seriamente di iniziare il 2024 senza psichiatri». A denunciarlo è la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd), che annuncia un’interrogazione alla Giunta regionale per chiarire quali sono le azioni previste per il centro. Accanto a Celotti, anche il consigliere comunale e collega di partito Sandro Venturini annuncia un ordine del giorno per impegnare l’amministrazione comunale a intervenire nei confronti della Regione, a tutela del servizio.
«La necessità di rivedere la rete ospedaliera, di fatto anticipata in questi mesi da Riccardi – commenta Celotti – non può prescindere dalla garanzia e dal potenziamento dei servizi territoriali come questo. L’area che copre il csm di Gemona comprende anche la Valcanale, fino a Tarvisio, e quindi è ancor più necessario agire per non lasciare scoperta una fetta così ampia di territorio».
Gia dalla scorsa estate, ricordano Celotti e Venturini «si sono riscontrate le prime problematiche, sempre legate alla carenza di personale e fu messa una toppa sul fronte del personale infermieristico. Ora le cose si stanno però complicando: delle tre psichiatre inizialmente presenti, due si sono trasferite e a gennaio sappiamo che anche l’ultima rimasta se ne andrà lasciando il servizio del tutto sguarnito». Le preoccupazioni, continua Celotti, «arrivano direttamente dalle famiglie che hanno parenti in cura. Il servizio va assolutamente preservato continuando a garantire gli standard necessari per fornire livelli di qualità adeguati e continuità delle cure, vista la particolare delicatezza del servizio che, per assicurare il percorso di benessere avviato con i pazienti, non può subire stravolgimenti».
Infine, conclude Venturini, «nonostante le rassicurazioni che arrivano anche dal Comune, non vediamo una visione complessiva sul csm e l’impressione è che si voglia ridurre il servizio. Per questo, attraverso un ordine del giorno sottoscritto da tutto il centrosinistra chiederemo al sindaco Revelant di fare massa critica con gli altri territori per garantire il servizio».
Alle considerazioni dei due esponenti dem replica l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale: “La Direzione Generale intende precisare che l’offerta del CSM non è mai venuta meno e tantomeno lo sarà nei prossimi mesi – si legge in una nota -. Per esclusiva scelta personale dei professionisti, risulta veritiero che 3 medici sono in procinto di lasciare il Centro, ma il servizio è sempre garantito dai medici del Dipartimento, diretto dal dr. Marco Bertoli. Nello specifico, inoltre, le sostituzioni dei medici sono già in fase avanzata: un medico prenderà immediatamente servizio e altri due medici arriveranno tramite un concorso che è già stato attivato e tramite una mobilità di cui si sta occupando direttamente il dr. Bertoli. La Direzione Generale assicura pertanto che i servizi del CSM di Gemona continueranno ad essere garantiti per tutto il territorio del Distretto Gemonese fino a Tarvisio”, conclude la nota dell’Azienda Sanitaria.