Il Centrosinistra gemonese “richiama” l’assessore Telesca sull’Ospedale
Lettera aperta della lista di Scelgo Gemona all’assessore regionale alla Sanità Maria Sandra Telesca per chiedere il ripristino della seconda ambulanza in dotazione al Pronto Soccorso del “San Michele” e tutta una serie di garanzie sugli altri servizi in funzione o previsti per il futuro del nosocomio.
“La lista civica Scelgo Gemona, espressa dall’area del centrosinistra gemonese e dalla stesso Partito Democratico – si legge nella missiva – fin dal programma elettorale per le elezioni comunali del 2014, fece del problema dell’ospedale San Michele di Gemona, un punto centrale. La scelta fu dettata dalla riforma sanitaria regionale allora allo studio e che prevedeva un “riposizionamento” delle funzioni svolte dai nosocomi regionali e dello stesso impianto del servizio socio sanitario. Scelgo Gemona chiese fin da quella occasione, che la revisione del ruolo del San Michele si incardinassero sulle funzioni fin qui svolte dallo stesso nosocomio e che a queste si aggiungessero quelle riabilitative in sinergia con le strutture esistenti sul territorio ed in particolare con la facoltà di Scienze Motorie”.
Il capogruppo di Scelgo Gemona, Gianpaolo Della Marina aggiunge ancora: “Avevamo chiesto fino dall’inizio che sulla questione della sanità e delle giuste istanze per ottenere dei servizi più efficienti, la politica locale superasse le contrapposizioni di schieramento e in modo responsabile si procedesse insieme sulla strada del confronto politico. Così non è stato. Non c’era la volontà e l’interesse. Era più importante sfruttare l’occasione per la visibilità personale e di una parte politica che scendere a negoziato con la Regione, consci delle difficoltà e dei limiti”.
Per l’opposizione gemonese, “Fin da subito, infatti, il sindaco di Gemona scelse la linea della contrapposizione frontale abdicando a svolgere quella funzione di mediazione che la politica impone nell’interesse generale, privilegiando un generico e pericoloso populismo. Comprensibile, invece, qui appare la funzione dei Comitati che per loro natura svolgono una ruolo critico, propulsivo, propositivo e, in qualche modo, di controllo”.
Scelgo Gemona ritiene che “l’atteggiamento e le iniziative assunte dal primo cittadino non abbiamo giovato alla causa del San Michele. Ciononostante abbiamo votato una mozione in Consiglio Comunale assieme alla maggioranza, convinti di dover far sentire una sola voce ai politici regionali, proveniente da Gemona. Solo recentemente il nostro gruppo non ha partecipato alla votazione dell’ultima mozione presentata dalla maggioranza consigliare, votando la propria, sostanzialmente sovrapponibile e più completa di quella proposta dalla maggioranza che però non ha ritenuto di votare quella presentata da Scelgo Gemona, dimostrando, a nostro avviso, la strumentalità politica e di schieramento della loro posizione”.
Quindi si legge ancora nella lettera indirizzata all’assessore: “Riteniamo che sia giunto il momento di guardare alla realtà dello stato d’avanzamento della riforma con realismo nel duplice rispetto dell’impianto della Legge e delle esigenze emerse con chiarezza dalla popolazione e dal territorio”.
Ed ecco l’elenco delle richieste:
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Riconsiderare la funzione del reparto di medicina tuttora presente al San Michele, che svolge una funzione essenziale per la popolazione e di sgravio degli altri nosocomi di riferimento.
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Riconsiderare la necessità della seconda ambulanza sulle 24 ore e lo stesso servizio di Primo Soccorso posto il mantenimento del reparto di medicina.
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Attuare i servizi di “Day Surgery” e “Day Hospital” previsti dal programma del dott. Benetollo.
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Attuare i servizi di prevenzione sanitaria previsti dalla riforma, con particolare attenzione alle funzioni che in tal senso possono essere svolte dalla facoltà di Scienze Motorie
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Confermare ed implementare i servizi di Assistenza domiciliare.
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Realizzare il reparto di riabilitazione per le patologie compatibili con la struttura gemonese stante anche e non secondariamente la conferma del reparto di medicina.
Infine si chiede che l’ ospedale del San Michele sia dotato di adeguate strumentazioni per i servizi di prevenzione e ambulatoriali previsti e che venga praticata una regolare e adeguata manutenzione della struttura, sia agli impianti che agli infissi e alle pitture interne ed esterne, attualmente in evidente e grave depauperamento.