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Il Covid non ha fermato l’attività dell’Associazione Oncologica Alto Friuli

Si è celebrata ieri la “Giornata Mondiale senza tabacco“. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il tabagismo rappresenta la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile. Quasi 6 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni da tabagismo, fra le vittime oltre 600 mila sono non fumatori esposti al fumo passivo. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, 1 Italiano su 4 fuma esponendosi ad uno dei fattori di rischio più pericolosi per lo sviluppo di tumori (in particolare polmone, cavo orale, laringe, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, mammella, ovaie) ma anche di malattie cardiovascolari e malattie respiratorie croniche.

Si era invece celebrata domenica la “Giornata nazionale del Sollievo”, istituita nel 2001 per «promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione».

Due temi, la promozione di stili di vita sani e le cure palliative, da sempre al centro dell’attenzione e dell’impegno dell’Associazione Oncologica Alto Friuli, che spera di poter riprendere in autunno le attività di sensibilizzazione rivolte rispettivamente agli studenti delle scuole superiori e agli adulti.
Nel 2020, nonostante l’emergenza sanitaria, i servizi gratuiti offerti dall’Associazione sono proseguiti senza interruzioni: oltre 46 mila chilometri percorsi dai volontari AOAF per accompagnare alle visite o alle cure 56 persone del territorio (Carnia, Gemonese, Val Canale, Canal del Ferro, Tarvisiano); 87 ore di apertura dello sportello informativo AOAF attivo presso l’Ospedale di Tolmezzo, gli accessi allo sportello sono stati 40; 778 ore di prestazioni professionali della psico-oncologa a supporto delle persone in cure attive e/o palliative e dei loro familiari.

“Poter raggiungere l’ospedale per le visite e le cure, sentirsi sostenuti nell’impatto emotivo e psicologico che il percorso di cura comporta per se stessi e per i propri cari, essere ascoltati, esprimere le paure e i disagi legati alla malattia oncologica e acuiti dalla pandemia, sono passaggi essenziali che hanno un impatto diretto sulla vita delle persone – scrive l’AOAF nelle sua pagina Facebook -. Vicinanza che l’AOAF è riuscita ad offrire grazie alla sensibilità di quanti ci hanno sostenuto con offerte liberali e in particolare con la firma del 5 per mille: una firma che non grava sul contribuente ma significa tantissimo per le piccole associazioni come la nostra. Grazie di cuore a quanti ci aiuteranno a continuare il nostro impegno per migliorare la qualità della vita dei malati oncologici e in cure palliative nel territorio dell’Alto Friuli”.

Per maggiori informazioni chiamare il 3284787675 o visitare il sito associazioneoncologicaaltofriuli.wordpress.com/.
Per sostenere l’Associazione Oncologica Alto Friuli in sede di dichiarazione dei redditi indicare il codice 9 3 0 1 0 9 9 0 3 0 2.