Il DG Benetollo e la nuova sanità tra Alto Friuli e Collinare
Lentamente si sta mettendo in moto la riconversione dell’Ospedale “San Michele” di Gemona del Friuli e come conferma il direttore generale dell’AAS 3 Pierpaolo Benetollo in questa nostra intervista, sono le attività di Day Surgery polispecialistico le prime ad aver dato il La alle operazioni previste nel piano presentato a maggio.
“Da Tolmezzo e da San Daniele le equipe di medici hanno iniziato ad operare a Gemona per la chirurgia generale e l’ortopedia; nel contempo – aggiunge – abbiamo definito i gruppi tecnici che imposteranno i cronoprogrammi per gli altri 5 progetti (centro riabilitativo, centro esercizio fisico per paziente affetto da malattie croniche, centro del piede diabetico, centro proctologico, centro ambulatoriale polispecialistico) e quindi potremo mettere in fila i cambiamenti”.
L’altro aspetto sul quale i vertici dell’Azienda stanno lavorando è quello relativo alla nuova sede, gli uffici di piazzetta Portuzza a Gemona infatti non bastano a contenere i nuovi arrivi dal medio Friuli: “c’è una certa urgenza, si sta vagliando la soluzione dell’ex sede dell’Agenzia Entrate e non solo, poi procederemo ad avviso pubblico e credo che entro un anno l’operazione si possa compiere” prevede Benetollo che nel contempo è alle prese anche con la chiusura dei colloqui per i 42 amministrativi in arrivo dall’ex Azienda 4 e non solo, a seguire si andrà a coprire i posti pure per i dipartimenti di prevenzione.
Parallelamente prosegue il percorso di scrittura del nuovo atto aziendale “che regolerà i futuri assetti e modelli organizzativi dell’AAS rotanti sui tre presidi ospedalieri (Tolmezzo, Gemona e San Daniele) sui rispettivi distretti e sul polo di Codroipo, il tutto coinvolgendo la conferenza dei sindaci e le organizzazioni sindacali”. A livello di infrastrutture se su Gemona si stanno ultimando gli arredi della nuova dialisi, su Tolmezzo si va verso lo studio di fattibilità per la ristrutturazione dell’ala est del nosocomio dopo la garanzia dei 10 milioni di euro a disposizione mentre a San Daniele, aperto il nuovo padiglione S, l’anno prossimo toccherà al restyling del pronto soccorso.
Infine il capitolo personale, per il direttore generale “soddisfazione” dal turn over in corso con l’ultimo nuovo acquisto del dottor Loris Zoratti, endoscopista in arrivo da Udine, della nomina del dottor Dino Romanini a capo della SOC di Nefrologia e Dialisi mentre si è prossimi alle selezioni del nuovo dirigente medico di Otorinolaringoiatria a seguito del bando indetto. “Anche sul personale infermieristico sono arrivate buone notizie – conclude Benetollo – visto che dal “concorsone” di mobilità regionale abbiamo ricevuto più richieste in entrata che non in uscita, sintomo che la nostra Azienda nonostante la dislocazione è molto appetibile”.
I FRONTI APERTI E LA BATTAGLIA DEI COMITATI
I movimenti in Ospedale di Gemona sono e saranno d’ora in poi sempre sotto la lente. Amministratori, comitati e cittadini non sono disposti a mollare la presa. E nelle scorse settimane per esempio è stato il consigliere comunale di maggioranza Paolo Copetti ad intervenire, parlando di “prossimi ridimensionamenti per quanto riguarda le visite cardiologiche ambulatoriali” e “causa sempre carenza di personale medico, si prospetta, cosi come già avvenuto il mese di agosto scorso – riferisce ancor il consigliere – una nuova chiusura per una quindicina di giorni, del reparto di Endoscopia”.
Da parte sua Benetollo replica: “ho sempre dato la mia massima disponibilità al confronto, se qualcuno ha qualche dubbio la mia porta è sempre aperta, non è con queste fastidiose insinuazioni che ci si confronta; posso comunque rassicurare che non c’è stata nessun riduzione o cambiamento; la sanità per sua natura vive attraverso dinamiche in movimento se non si vuole ingessare il sistema e non è col bilancino che si organizza l’assistenza”.
Il direttore generale dà il suo giudizio infine sul piano delle emergenze recentemente esposto dalla giunta regionale: “mi sembra un buon lavoro, va nell’ottica del cambio di paradigma sul concetto di ambulanza, non più considerata come appendice dell’Ospedale, ma veramente a supporto del cittadino ed inserita in un contesto a rete in grado di portarlo nel luogo giusto in base alla sua reale esigenza”.
IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO GEMONA SULLA WEB TV DELL’AAS N.3