Il documentario “Il Mont intune pagjine” in onda su Rai 3 bis
Martedì 23 gennaio alle ore 21.20 circa e venerdì 25 in replica intorno alle 21.40 andrà in onda su Rai 3 bis (canale 810), “Il mont intune pagjine”, prodotto da Agherose e diretto da Dorino Minigutti. Un breve documentario di Dorino Minigutti e Martina Delpiccolo che nasce da un’idea di letteratura friulana “viva” in dialogo tra ieri e oggi, tra finzione creativa e realtà, tra personaggi e persone, alla scoperta di temi, di significati inediti e di confronti spiazzanti.
Una pagina può racchiudere un mondo intero. Non solo quello dell’autore o autrice che l’ha scritta in lingua friulana nel suo tempo, ma anche quello del lettore o lettrice che si accinge a leggerla e a rapportarsi con essa. In questo caso, le pagine, pregne di vissuto e verità, sono quelle di Amedeo Giacomini (1939-2006), poeta, narratore, filologo, traduttore, insegnante, originario di Varmo, vincitore di vari premi, tra cui Rapallo, Nonino Risit d’aur e San Simon. In prosa e in poesia ha raccontato il suo mondo, la sua realtà umana ed esistenziale. Uno scrittore profondo, ma anche diretto, ironico, schietto.
Martina Delpiccolo, con leggerezza e insieme con profondità, nella convinzione che la potenza e la forza di un’opera si misurino nella sua bellezza ma anche nella capacità di parlare all’oggi e a tutti, porta lo spettatore tra le pagine dell’autore friulano. Apre varchi di suggestioni come invito a rileggere le opere di Giacomini, scegliendo tre parole chiave – acqua, solitudine e bestemmia – tra le tante immagini evocate per raccontare la sua letteratura e le sue risonanze oggi.
Commenti e percorsi tematici emergono in relazione alle letture di passi emblematici, interpretati dalla voce di Fabiano Fantini, che a loro volta fanno da ponte alla realtà di oggi, nel vissuto di uomini e donne scelti perché in qualche modo, nel bene e nel male, fanno i conti con le tre parole chiave scaturite dai testi di Giacomini. Tutto partendo da una pagina e da un’altra ancora.
Non si tratta di una lezione o di un’illustrazione sistematica ed esaustiva di un profilo con tutta la sua produzione, ma di una traccia di suggestioni letterarie che arrivano dalla potenza della scrittura. Un’opera, un brano o anche una sola frase o verso può parlare di noi, interpretare il nostro tempo, con ironia, sensibilità o durezza, racchiudere un’anima, un immaginario collettivo, un mondo intero.
“Il mont intune pagjine”, dedicato ad Amedeo Giacomini, potrebbe essere l’inizio di un percorso tra gli autori e le autrici friulane.
Il breve documentario diventa anche l’occasione per un viaggio nel territorio del Friuli, nelle bellezze paesaggistiche, storiche, artistiche, nei luoghi d’incontro, nelle realtà conviviali e culturali, a partire dalla Biblioteca Civica Vincenzo Joppi di Udine.