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Il Festival MaraveeCircus ritorna nel Parco del Castello di Gemona

Giovedì 13 luglio alle ore 21.30 il Festival MaraveeCircus ritorna nel Parco del Castello di Gemona del Friuli, per elevare l’energia creativa dell’ironia e del divertissement contemporanei a linfa vitale di location storiche da vivere e vivacizzare. Con lo spettacolo “Clown/esco in varietà”, di e con Domenico Lannutti & Gaby Corbo, lo splendido maniero gemonese ridiventa scenografia per un tuffo nella meraviglia del teatro che s’insinua nella vita dell’intera collettività.

Perché dal lontano 2002, ri-animando luoghi densi di storia attraverso la messa in scena empatica e coinvolgente di opere poliedriche, il Festival Maravee, ideato e diretto dal critico d’arte Sabrina Zannier, raggiunge un pubblico ampio, anch’esso poliedrico, che necessita sia sfatata la “torretta d’avorio” costruita dal sistema dell’arte attorno ai suoi soli protagonisti.

“Maravee Circus – sottolinea il vicesindaco e assessore alla cultura Flavia Virilli – rappresenta un momento imperdibile per immergersi nell’arte e vivere emozioni che solo il teatro riesce a evocare, trasformando un luogo che, nella vita di tutti i giorni, risulta “immobile” in un brulicante palcoscenico. Ringraziamo Sabrina Zannier perché con le sue proposte culturali di alto profilo contribuisce al rilancio del nostro castello il quale, a seguito della ricostruzione post terremoto, è stato elevato a luogo simbolo della nostra comunità, con la programmazione di eventi e mostre che hanno già offerto al pubblico la rivisitazione degli splendidi locali delle ex carceri e del suo rinnovato parco”.

Prodotto dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, il contributo e il partenariato dei Comuni di Gemona e Montereale Valcellina e il partenariato di Kulturni Center Loize Bratuz di Gorizia, Comunità Collinare del Friuli e Ortoteatro e la sponsorizzazione della Gervasoni, il Festival mette al “centro della pista” la figura del Clown, la più adatta a indicare la via per gestire l’imprevisto e reinventarsi il quotidiano. Suggerendo così un modo non convenzionale, perché limpido e smaliziato, di stare nel mondo: il “modo” del Clown, fondato sul dominio emozionale della meraviglia e dello stupore.