Il Friuli perduto di Seguini risorge grazie alla Cineteca di Gemona
Dopo i documentari di Giorgio Trentin presentati l’11 novembre, “il Friuli perduto” degli anni ’50 e ’60 torna protagonista al Cinema Sociale di Gemona mercoledì 25 novembre alle 21 per un’altra serata, questa volta dedicata ai lavori del cineasta udinese Antonio Seguini De Santi, classe 1921, che sarà in sala per dialogare con il pubblico. A introdurre la proiezione ci sarà lo storico Carlo Gaberscek.
Anche questo secondo appuntamento rientra nel progetto avviato dalla Cineteca del Friuli che prevede la digitalizzazione e la diffusione di film e documentari realizzati nel territorio regionale e raccolti, nel formato originale in pellicola 16 o 35mm, nel corso di quasi quarant’anni. Un progetto reso possibile dal nuovo laboratorio digitale dell’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia e grazie alla collaborazione della Fondazione CRUP, che con la Regione è a fianco della Cineteca nell’opera di valorizzazione delle immagini del territorio.
Di Antonio Seguini saranno proposti Carnia mistica (1956), San Daniele (1957), Ritorno (1958), Forum Iulii (1962), Lignano (1963) e Primavera (1965): tutti documentari – salvo il breve film a soggetto Ritorno – ai quali il cineasta udinese ha lavorato come direttore della fotografia o come regista e che appartenevano al glorioso Cineclub Udine fondato nel 1953, attorno a cui si erano raccolti i più attivi filmmaker friulani.
Carnia mistica è una testimonianza preziosa del tradizionale rito del bacio delle croci, una delle più sentite manifestazioni di religiosità popolare in Carnia, che si rinnova ogni anno in occasione della festività dell’Ascensione alla Pieve di San Pietro, a Zuglio. Oltre a Chino Ermacora, regista e autore del soggetto e del commento, vi ha collaborato in veste di aiuto regista un altro pioniere della cinematografia friulana, Adriano Degano.
Quando, alcuni anni fa, Seguini decise di donare i suoi film alla Cineteca del Friuli, San Daniele, realizzato con Walter Faglioni, risultava perduto, finché Elio Bellina, responsabile dell’ufficio cultura del Comune di Gemona, ha segnalato alla Cineteca il suo ritrovamento. Il lavoro mette in rilievo le bellezze architettoniche della città collinare e il patrimonio dell’antica biblioteca Guarneriana. Ritorno, con la regia di Annedi Delli Zotti, immagina il ritorno di un anziano emigrante al paese natale ed è girato prevalentemente nel centro storico di Trasaghis. A un’altra perla del Friuli, Cividale, è dedicato Forum Iulii. Incentrato sulla tradizionale Messa dello Spadone, si sofferma inoltre sulle belle piazze e i classici monumenti e coglie momenti di vita e di festa della comunità cividalese. Lignano, commissionato dall’Azienda Autonoma di Soggiorno, testimonia con una fotografia dai colori brillanti l’esplosione del boom turistico ed edilizio della stazione balneare nei primi anni Sessanta. Infine, Primavera ritrae la natura che si risveglia dopo il riposo invernale lungo un percorso regionale che va dalle montagne al mare.