Il Friuli Venezia Giulia si conferma terzo in Italia per boschi certificati PEFC
Importante risultato del Gruppo per la Gestione Forestale Sostenibile del Friuli Venezia Giulia che ha appena ottenuto la conferma della certificazione PEFC dei boschi per i 61 enti che rappresenta, con un totale di oltre 93 mila ettari, che pongono il territorio montano del Friuli Venezia Giulia al terzo posto assoluto in Italia, dietro solamente alle provincie autonome di Trento e di Bolzano e davanti a Liguria, Veneto, Lombardia e Piemonte.
Dall’Amministrazione beni Frazionali di Pesariis, al Comune di Gemona, cioè il primo e il più recente in ordine di adesione, passando per decine di comuni, per Consorzi e per la Regione Friuli Venezia Giulia medesima, che con oltre 10 mila ettari è proprietaria della superficie maggiormente estesa, i membri del Gruppo sono proprietari o gestori di boschi ubicati nel territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, soci “ordinari” o “sostenitori” di U.N.C.E.M.
Il Gruppo è cresciuto nel tempo e ha raggiunto i 61 componenti con il recente ingresso dei comuni di Gemona del Friuli e Tarvisio.
Il Gruppo per La Gestione Forestale Sostenibile del Friuli Venezia Giulia è infatti un’organizzazione costituita all’interno dell’Unione Nazionale Comuni, Comunità e Enti Montani (U.N.C.E.M.) Delegazione Regionale Friuli Venezia Giulia.
La certificazione è stata rilasciata da CSQA Certificazioni Srl, l’organismo accreditato di parte terza che ha condotto gli audit per la valutazione della gestione forestale, che sarà valida per il quinquennio 2024-2029, proseguendo quanto già ottenuto dal 2019 al 2024, con la gestione di un’iniziativa avviata e riconosciuta già dal 2004. Una buona parte degli enti aderenti vanta quindi oggi 20 anni di gestione forestale sostenibile certificata PEFC.
“Ci eravamo posti l’obiettivo prioritario di confermare la certificazione dei soggetti che già la possedevano e, se possibile, di ampliarne l’estensione, sia come numero di enti aderenti che di superficie forestale”, spiega Ivan Buzzi, presidente UNCEM FVG, “Il risultato ottenuto, oltre che rappresentare un ottimo riconoscimento del lavoro fin qui svolto e per i cinque anni a venire a beneficio del territorio, risponde allo scopo di crescita che il Gruppo si è dato dal momento della sua costituzione”.
Gli impegni cardine ai quali il Gruppo è vincolato riguardano il rispetto dei principi definiti nell’ambito della Conferenza ministeriale sulla protezione delle foreste in Europa (già noto come processo di Helsinki e ora Forest Europe) declinati in criteri opportunamente adattati al contesto nazionale e locale che definiscono le regole per una buona gestione delle foreste. A livello regionale questo si traduce nelle procedure definite dal Gruppo, tramite l’organizzazione che lo gestisce e rappresenta, che delineano una gestione basata sulla pianificazione forestale che consente non solo una adeguata programmazione economica ma anche l’individuazione di obiettivi concreti per la massimizzazione delle funzioni di protezione del territorio, turistico-ricreativa, paesaggistica e non ultima di stoccaggio della CO2 atmosferica. A questo si affiancano altri accorgimenti che consentono di fornire adeguate garanzie che la gestione attuata è in grado di produrre risultati economici tangibili portando nel contempo risultati concreti sotto l’aspetto sociale – dalla trasparenza delle operazioni all’attenzione alla sicurezza sul lavoro, dal rispetto degli usi e consuetudini locali alla promozione delle filiere corte – e ambientale, tramite la valutazione del mantenimento della vitalità degli ecosistemi forestali.
Il Gruppo GFS FVG rappresenta una realtà consolidata e riconosciuta a livello nazionale, che consente ai propri membri di disporre di uno strumento divenuto ormai imprescindibile per i proprietari forestali che intendono attuare una gestione attiva del proprio patrimonio boschivo valorizzando una risorsa considerata di rilevanza primaria nel contesto locale.