Il “grazie” della Regione al personale dell’Ospedale di Gemona
“Sul futuro di questa struttura non abbiamo cambiato idea. Non appena la situazione pandemica si sarà stabilizzata, riprenderemo a lavorare per realizzare ciò che abbiamo previsto nella legge di riforma ma che siamo stati costretti temporaneamente a mettere da parte per affrontare l’emergenza epidemiologica”.
Lo ha detto il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi oggi a Gemona nel corso di un incontro con il personale del nosocomio locale al quale l’esponente dell’esecutivo ha voluto esprimere il ringraziamento per il lavoro svolto in questo periodo di emergenza Covid. L’ospedale di Gemona, dal 9 novembre scorso, ha dato il proprio contributo nel curare pazienti affetti da Coronavirus; da allora ad oggi sono state ricoverate circa un centinaio di persone positive, 80 delle quali sono state dimesse.
Accompagnato dall’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, dal sindaco Roberto Revelant e dal direttore generale di Asufc Massimo Braganti, Riccardi – nel suo intervento di ringraziamento del personale – ha voluto rimarcare l’importante ruolo che l’ospedale friulano ha ricoperto nella lotta all’emergenza coronavirus.
“L’Amministrazione comunale e la popolazione di Gemona – ha detto Riccardi -, avendo vissuto in passato sulla propria pelle il significato dell’emergenza, ha sempre avuto un’attenzione particolare nei confronti di chi si trova in difficoltà. In questo caso ha dato la propria disponibilità a sostenere il sistema regionale, aprendo le porte dell’ospedale ai malati Covid. Al sindaco e alla comunità rivolgo quindi un plauso per questo gesto, al quale si associa il ringraziamento nei confronti del personale che si è adoperato in modo encomiabile nel dare il proprio supporto per curare i pazienti affetti da coronavirus ospitati in questa struttura”.
Quindi il vicegovernatore ha assicurato che la Regione manterrà gli impegni presi per dare una nuova prospettiva al nosocomio locale. “A fine 2019 – ha detto Riccardi – abbiamo licenziato la riforma della sanità in Friuli Venezia Giulia; ma non abbiamo avuto ancora il tempo di avviarla nel modo dovuto a causa della pandemia scoppiata a febbraio. Tuttavia a Gemona avevamo dato una prospettiva e degli obiettivi al momento rinviati per l’emergenza epidemiologica. Avremmo voluto essere tutti molto più avanti nell’applicazione della legge, ma su alcuni suoi passaggi siamo stati costretti a fermarci. Quando la situazione si sarà stabilizzata ripatiremo restituendo a questo territorio ciò che era stato programmato”.
Dal canto suo l’assessore Zilli ha sottolineato il lavoro svolto con professionalità e abnegazione dal personale dell’ospedale gemonese, “che ha curato con grande umanità – ha aggiunto – chi è stato ricoverato in questa struttura. Le istituzioni sono vicine a chi, in questo periodo, è stato in prima linea, come il personale sanitario di questo nosocomio che ha accolto in modo impeccabile la nuova sfida assegnatagli con l’apertura del reparto Covid. Ci auguriamo – ha concluso Zilli – che l’anno nuovo sia quello della svolta nell’emergenza non solo sanitaria ma anche economica e sociale che stiamo vivendo”.