Il presidente del Consiglio regionale Zanin a Cercivento per onorare i Fucilati
“Fucilati ingiustamente ma non dimenticati. Se oggi siamo a Cercivento a parlare ancora una volta dei quattro alpini uccisi il primo luglio 1916 è perché crediamo fortemente nella loro riabilitazione storica e morale, perché non vollero eseguire un ordine che non doveva essere dato. Ma, per far riottenere a loro e alle loro famiglie l’onore perduto, non dobbiamo permettere a nessuno di riporre questa storia per sempre in un cassetto”.
Non è la prima volta che il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, si espone personalmente sulla questione della restituzione dell’onore a Silvio Gaetano Ortis, Giovanni Battista Corradazzi, Basilio Matiz e Angelo Massaro, appartenenti alla 109esima Compagnia dell’8º Reggimento, battaglione Arvenis, fucilati 104 anni fa alle spalle del cimitero del paesino carnico,
“La lapide che oggi ricorda il misfatto – ci tiene a far sapere il consigliere regionale Luca Boschetti, ex sindaco di Cercivento – è stata posta nel 1996 dal Comune, con un locale gruppo di alpini, in ricordo di quei quattro soldati che a oggi ancora non possono avere degna sepoltura perché risultano disertori”.
“Non siamo in cerca di pubblicità – evidenzia l’attuale sindaco Valter Fracas, parlando a nome della sua Giunta, presente alla deposizione di un mazzo di fiori ai piedi del cippo, e dei suoi concittadini – ma facciamo tutto questo perché crediamo che sia arrivato il tempo di riabilitare coloro che furono fucilati nel nostro Comune e, al contempo, di tutte le vittime del militarismo in Italia”.
“A livello di Assemblea legislativa regionale – così ancora Zanin – è stato approvato un ordine del giorno in merito e l’accoglimento è avvenuto all’unanimità, segno di grande democrazia e civiltà”.
“Invece sono due i progetti di legge depositati in Senato e uno alla Camera”, evidenzia l’ex sottosegretario alla Giustizia e carnico per parte di madre, Franco Corleone, facendo presente anche la staffetta del digiuno a cui in tanti stanno partecipando dal 27 ottobre scorso, sempre per tenere desta l’attenzione sui fusilâts di Cercivento e la loro riabilitazione.
Si tratta del disegno di legge sulla riabilitazione storica degli appartenenti alle Forze armate italiane condannati alla fucilazione dai tribunali militari di guerra nel corso del Primo conflitto mondiale, presentato il 18 novembre scorso da Tatjana Rojc e altri senatori e bloccato alla Commissione Difesa. Il secondo, depositato il 30 novembre dalla senatrice Loredana De Petris, è dal titolo simile ma vi appare la specifica della riabilitazione “attraverso la restituzione dell’onore” e deve essere ancora assegnato. A livello di Camera, la medesima proposta di legge è dell’onorevole Renzo Tondo con altri sette deputati friulani.
“Le resistenze a fare i conti con ciò che è accaduto sono tante – sottolinea Corleone -. Con quei progetti di legge, abbiamo dimostrato di avere una soluzione che, in ogni caso, non cancella ciò che è accaduto. È tempo di ridare dignità ai 750 fucilati in Italia durante la Prima Guerra mondiale”.