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Il Presidio Slow Food dell’Aglio di Resia compie 20 anni

Lo scorso 26 ottobre a Resia si è tenuto un convegno dedicato al noto aglio locale (Strok in lingua Resiana) volto a ricordare gli inizi ed analizzare il percorso fatto fino ad oggi per la valorizzazione di questa peculiare coltura della Valle.

L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Resia e dal Parco naturale delle Prealpi Giulie ed ha visto la partecipazione di amministratori, coltivatori ed esperti. È stato messo in luce quanto realizzato nel corso dei vent’anni, rimarcando le potenzialità legate alla specificità della risorsa vegetale, i principali problemi di tipo agronomico e fitopatologico che limitano le rese dell’aglio e la complessità nel consolidare una produzione sia pure piccola.

Anna Micelli, Sindaco e Presidente del Parco, ha introdotto la giornata, seguita da Adele Martinello, co-ideatrice del progetto di valorizzazione dell’aglio e da Luisa Dalla Costa, referente per l’Università di Udine delle prime attività scientifiche realizzate sullo Strok.

Mario Di Bernardo ha portato la sua esperienza concreta di coltivatore evidenziando le necessità dei produttori e Marino Ambrosino, responsabile della Condotta Slow Food Alto Friuli, ha ricordato che l’Aglio di Resia fa parte di una rete di Presidi della nostra regione, di cui molti appartenenti all’area montana.

Le relazioni tecniche sono state affidate a Fabiano Miceli ed a Smiljana Goreta Ban. Il primo, già docente di agronomia dell’Università di Udine, ha evidenziato come l’Aglio di Resia appartenga ad una sottospecie diversa dall’aglio comune coltivato nel bacino del Mediterraneo; la seconda, ricercatrice presso l’Istituto per l’Agricoltura ed il Turismo di Parenzo e persona di riferimento per la Croazia per le Alliacee e le Brassicacee, ha illustrato il grande lavoro di ricerca sull’Aglio realizzato nell’Istituto istriano.

La sua disponibilità può essere un elemento chiave rispetto alla ulteriore caratterizzazione del materiale locale ed apre le porte ad un possibile nuovo progetto di ricerca e sviluppo transfrontaliero basato sull’Aglio di Resia.

L’incontro si è chiuso con Riccardo De Infanti, già tecnico dell’Università e attualmente impegnato a raccogliere le idee e le esigenze dei coltivatori della Valle, che ha sottolineato la necessità di rafforzare la rete dei produttori dando alcune indicazioni concrete su quanto verrà fatto in tal senso nei prossimi mesi.

Anna Micelli ha tratto le conclusioni dell’incontro evidenziando come tanto l’Amministrazione comunale quanto l’Ente parco credano al progetto di valorizzazione che si impegneranno a sostenere attraverso future iniziative concrete volte all’assistenza tecnica, alla messa a disposizione di terreni ed alla promozione comune.