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Il regista Marco Rossitti porta a Tolmezzo il film “Custodi” premiato al Trento Film Festival

Giovedì 26 ottobre alle 15 e alle 20.30 e venerdì 27 alle 20.30, verrà proiettato al Cinema David di Tolmezzo il film “Custodi” (Italia 2023, 72’) di Marco Rossitti, insignito del Premio “Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco” al Trento Film Festival 2023 e della menzione speciale “Miglior film sulle Alpi” al 29° Lessinia Film Festival.

Marco Rossitti

In questo suo ultimo lavoro Marco Rossitti ha scandagliato il Friuli Venezia Giulia, dagli altopiani della Carnia ai Magredi, dalle vette delle Dolomiti pordenonesi alla laguna di Marano, e molte altre regioni del Nord Italia alla ricerca di storie di sconosciuti ma fondamentali custodi dei loro territori. «I luoghi appartengono a chi li “abita” – spiega il regista -, ovvero a chi ne ha cura e li sente essenziali alla propria identità. In latino “habitare” significa “avere abitualmente”. Nulla a che fare con la proprietà o il possesso: è costruire, difendere, custodire. I veri custodi non esibiscono il loro operato. Li riconosci per la profonda padronanza del territorio nel quale vivono e lavorano, acquisita dapprima attraverso la lezione dei padri, poi con l’osservazione attenta, la dedizione, la fatica: una consapevolezza dei luoghi intagliata nel volto e nelle mani, riflessa nella voce e nello sguardo, scolpita nella memoria e nell’anima. Negli anni, incontrando Cecilia, Bepo, Egidio, Miriam, Mauro, Konrad, Erika, Gianfranco, Tobia, Xiaolei, Roberto, Matteo, Massimo, ho capito che si può essere custodi sotto le spinte e per le motivazioni più diverse: per istinto, elezione, passione, tradizione, lungimiranza, destino, vocazione, scelta…».

Con Rossitti, docente di cinema all’Università di Udine, autore di saggi sul film etnografico e il cinema italiano (autore, tra gli altri, di “Carnia 1944. Un’estate di libertà”, trasmesso da RAI3 e RAI1), che sarà presente agli appuntamenti in sala, hanno lavorato al film un grande professionista pordenonese come Luciano Gaudenzio alla fotografia, Daniela Pizzarotti al suono in presa diretta e Paolo Cottignola (David di Donatello per “Il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi) al montaggio.