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Il ritorno della lontra, se ne parla alla Riserva del lago di Cornino

Ha rischiato l’estinzione, per effetto di una caccia incontrollata e dell’inquinamento: ora invece la lontra (specie praticamente scomparsa, a partire dagli anni Sessanta) è riapparsa anche nella nostra regione e stando ai numeri, che indicano appunto un buon trend di ripopolamento, può ormai essere considerata salva.

Un focus sul tema, con una dettagliata analisi sulla diffusione della lontra in Europa, verrà proposto sabato 12 ottobre al Centro visite della Riserva naturale regionale del lago di Cornino, che alle 20 ospiterà l’incontro “La principessa delle acque: il ritorno della lontra”, a cura di Tiziano Fiorenza. La partecipazione alla conferenza (che durerà un paio d’ore) è libera ma è consigliata la prenotazione, al numero 0427 808526 o con mail all’indirizzo centrovisite@riservacornino.it.

La lontra europea (“Lutra lutra”) è da sempre la regina dei fiumi d’Europa; fino agli anni Sessanta del secolo scorso era largamente distribuita nei corsi d’acqua e nei laghi dell’Italia nord-orientale, poi in breve tempo la sua presenza si è fatta sempre più rara, per i motivi sopra indicati. Da un po’ di anni però, per fortuna, si assiste a un fenomeno di ritorno, partito dall’Austria e dalla Slovenia, da dove alcuni esemplari si sono spinti fino nella nostra regione, in cui oggi la presenza dell’animale si sta consolidando. La serata a Cornino permetterà di conoscere questa affascinante storia e gli ultimi dati scientifici.

Nel frattempo prosegue l’intesa attività di studio dello staff della Riserva (gestita dalla Coop Pavees, presieduta da Luca Sicuro), che si occupa costantemente del monitoraggio sanitario della popolazione di grifone e dell’inserimento  in natura di uccelli recuperati in varie zone d’Europa. «Il grifone FZ9, liberato domenica primo settembre nell’ambito dell’evento  “Vivi e liberi di volare” – informa il direttore scientifico della Riserva, Fulvio Genero -, è stato avvistato il 2 ottobre in un punto d’alimentazione presente nel sudovest della  Bulgaria. Hanno invece seguito altre rotte  i due grifoni  recuperati in Germania e liberati a Cornino il 18 settembre: le telecamere e le radio satellitari confermano che il loro reinserimento in natura ha avuto successo e che frequentano regolarmente le Alpi orientali del Friuli e del Veneto». Compiacimento per gli esiti dei monitoraggi, che confermano l’importanza del Progetto Grifone, viene espresso dal vicesindaco di Forgaria con delega alla Riserva Luigino Ingrassi.

(foto di Tiziano Fiorenza)