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Il saluto alla Carnia di Giuseppe Ierace

Riceviamo e pubblichiamo da Giuseppe Ierace, consigliere dell’AISA (Associazione Italiana Sicurezza Ambientale) Udine.

Era il 24 luglio 2018 quando dalla Calabria arrivai alla stazione dei treni di Udine e trovai un’afa insolita a queste latitudini e mi meravigliai, essendo la mia prima volta in terra friulana. Ancora mi mancava un altro pezzo di strada per la destinazione, dovevo proseguire verso il confine di Stato e precisamente a Tolmezzo. Paesaggi tipici alpini tra valli e altopiani, fiumi che scorrevano acqua cristallina tutti da scoprire. E come luoghi nuovi anche persone da lì a breve avrei incontrato e tutto questo mi affascinava. All’inizio come ogni cosa ci sono le incognite, quindi procedi con cautela, ma sempre con rispetto altrui continui determinato sulla tua strada, cercando di non lasciare strascichi ma dei semi.
Dopo il lavoro mi sono accostato ad una realtà che opera in Carnia, con la quale sono riuscito a conoscere il territorio e tanti altri rappresentanti delle istituzioni. Lo scenario degli ultimi giorni, fiabesco per la quantità di neve caduta, lo ha reso ancora più speciale; erano anni che non si presentava cosi.
Premetto sempre che non solo qui, dove ho trascorso del tempo, ma ovunque sono andato in questi 2 anni e mezzo vissuti fuori dalla mia terra natia, ho sempre cercato di donare il meglio di me, anche se delle volte preso dal mio carattere irruento ho superato qualche limite, sbagliando. Non puoi essere amico di tutti, ma la mia disponibilità è un punto di riferimento per chi ne abbia bisogno; mi prefiggo sempre questo, cercare di creare sempre un ambiente armonico, far scorrere la giornata di qualunque natura essa sia, perché divisa o non divisa sotto c’è sempre un uomo vulnerabile quanto basta e determinato. Di angherie la società odierna ne è stracolma, penso sempre di smussare quegli spigoli taglienti di vita che si presentano, vorrei abbracciare tutti ma non ci riesco dato il periodo non favorevole.
La mia esperienza in Carnia termina qua, è solo un arrivederci non è un addio, mi son trovato bene in fondo, siamo tutti uguali su questa terra, non ho mai fatto differenze ma ho avuto sempre coscienza. La Carnia mi ha dato occasione di poter migliorare e arricchire il mio bagaglio sia lavorativo che culturale. Quindi con il mio motto “Simpriator” vi ringrazio dal profondo del cuore e ci rivedremo.
Mandi, fruts.

GIUSEPPE IERACE