Il sindaco di Gemona Revelant: «No a un approccio ideologico sul Tagliamento»
«Premesso che sulle correttezza delle modalità di convocazione del consiglio comunale da parte dell’Amministraziome comunale si è già espressa la Direzione regionale competente, di fatto smentendo le inutili polemiche della minoranza consiliare, tra l’altro anche a fronte di un ordine del giorno già approvato all’unanimità solo poche settimane prima della richiesta di un consiglio straordinario, il cui argomento era sempre il Tagliamento, riteniamo che sullo stesso non si possa più avere un approccio ideologico, ma è necessario che la politica da una parte si assuma le proprie responsabilità avendo una visione complessiva sul fiume, dalla fonte alla foce. Per farlo riteniamo si debba tener conto delle varie criticità presenti, sia in ordine alle piene nei vari territori con priorità ai centri abitati o produttivi, sia per effetto delle stesse sugli argini e sui sedimenti, sempre più significativi e problematici in diverse aree dell’asta». Queste le consideraziomi del sindaco di Gemona Roberto Revelant, che fanno seguito alle polemiche per la bocciatura, da parte della maggioranza in Consiglio comunale, di due ordini del giorno dell’opposizione sul tema Tagliamento.
«Riteniamo che per affrontare determinate tematiche siano necessarie delle competenze tecniche e professionali specifiche, quasi mai presenti nel sistema degli enti locali e che ci debba essere la responsabilità di tutti nel trovare le risposte necessarie per garantire prima di tutto le maggiori condizioni di sicurezza per chi vive in prossimità del fiume – prosegue il primo cittadino -. Oggi ci sono 12 esperti proposti dai Comuni, siano questi attraverso le loro competenze a fornire il giusto e necessario contributo all’Autorità di Bacino, alla Regione e ai Comuni per evidenziare eventuali criticità presenti ed interventi eventualmente da realizzare».
«Medesimo approccio va inteso anche per il collegamento dello scarico del lago dei Tre Comuni dal canale Sade con il canale Ledra, intervento questo avanzato dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana che ha trovato la condivisione di 54 comuni su 55 interessati dal sistema irriguo, il tutto però garantendo condizioni ed effetti almeno invariati, se non opportunamente migliorati, rispetto alle preesistenze sia in ambito irriguo ma anche ambientale, energetico ed idropotabile – aggiunge Revelant -. Il Tagliamento va rispettato e valorizzato per la straordinaria bellezza dello stesso, ma la conseguenza non può limitare tutti i ragionamenti a un “allora il Tagliamento non si tocca”, perché se avessero ragionato così in passato oggi non beneficeremmo delle infrastrutture presenti, quali argini, ponti, autostrade, ferrovie e altro che hanno anche contribuito a determinare lo sviluppo socio economico di questa regione», conclude il sindaco di Gemona.