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Il sindaco di San Daniele Valent: «Tanti non hanno capito che siamo in guerra»

Il sindaco di San Daniele Pietro Valent ha pubblicato questa mattina un lungo post sulla sua pagina Facebook, nella quale oltre a ringraziare chi sta collaborando in questo particolare momento per la popolazione, se la prende con chi “non ha capito che siamo in guerra”, quelli cioé della “passeggiatina” e della spesa di gruppo.
Proponiamo integralmente il post.

Buongiorno Amici!
Le notti si fanno brevi (sono le 5 e poco ed ho gia letto i giornali), le giornate lunghe lunghe, l’attività di un sindaco è sempre intensa ma in queste settimane è davvero qualche cosa di indescrivibile. Non abbraccio e vedo mia figlia da più di una settimana, lei è ben isolata in campagna con sua madre, anche mia madre e mio fratello non li vedo da giorni, loro tentano di mandare avanti l’impresa (legatoria industriale) in questo periodo difficile, con gli ordini che a poco a poco si stanno fermando.
Io invece per la mobilità cui sono costretto e le interazioni che giocoforza devo avere sono sempre a rischio, purtroppo la “categoria dei sindaci” in questa regione è statisticamente una delle più colpite dal virus. In azienda vado quando non c’è nessuno a recuperare incartamenti e lavoro da portarmi a casa.
Con questo distanziamento sociale e familiare cerco di proteggere i miei cari, quanto meno da me stesso come potenziale vettore.
Ecco perché mi arrabbio con quelli della “passeggiatina”, o con quelli della spesa di gruppo (2 o più per famiglia) o quelli che se ne vanno in giro per futili futili motivi!!!
A Bergamo le bare le porta via l’esercito per la cremazione, e qui la gente ancora non ha capito che siamo in guerra, a tanti, a troppi sembra che sia una battaglia di qualcun altro e invece il nemico è qui, lì fuori, o già dentro di noi, invisibile, insidioso e cattivo, quando trova il corpo che gli piace lo aggredisce così tanto che in poche ore da qualche colpo di tosse ti ritrovi intubato in terapia intensiva, solo senza nessun familiare che possa incontrarti, nelle mani di quegli eroi che sono lì in corsia e che fanno di tutto per salvarti la vita!
Per fortuna qualcuno invece ha capito in che guerra siamo e si è messo a disposizione della propria comunità cercando di fare qualche cosa di utile alla battaglia. È il caso dello Scriptorium Foroiuliense e di altre associazioni che con i loro volontari stanno producendo mascherine tipo chirurgico, mascherine che oggi sono necessarie come l’acqua nel deserto! Oppure il caso dei dipendenti del Comune, che seppur ridotti nel numero, seppur lo facciano per mestiere, hanno adottato davvero un “assetto da guerra” dove fanno di tutto e mi aiutano in tutto per risolvere tante tante piccole o grandi situazioni che in questa emergenza ci si presentano di fronte, oppure ancora il caso delle operatrici del Servizio Assistenza Domiciliare che in queste settimane sono fondamentali per seguire le persone fragili, così come la Protezione Civile San Daniele del Friuli o i Vigili del Fuoco Volontari San Daniele del Friuli o la Polizia Locale ed i Carabinieri con i quali Comandanti sono in costante contatto in uno continuo reciproco scambio di informazioni.
È davvero qualche cosa di particolare e forte quello che stiamo tutti vivendo e questa mia esperienza speciale, da sindaco di guerra, ha già segnato indelebilmente la mia vita.