Il sindaco di Tarvisio Carlantoni spara a zero sulla Comunità montana
Durante l’inverno non si va in bici in Italia? E’ la domanda che una cicloturista olandese ha postato nei giorni scorsi su Facebook, (poi ripresa dal gruppo della FIAB Udine) a corredo di un cartello comparso lungo la Ciclovia Alpe Adria, che risulta chiusa nel tratto da Resiutta a Pontebba, dallo scorso 6 novembre. “Ragioni di sicurezza” hanno spinto la Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale a fermare gli amanti delle due ruote. Una decisione che ha scatenato le lamentele di molti appassionati.
“Una figuraccia” l’ha definita il primo cittadino di Tarvisio, Renato Carlantoni, in questa nostra intervista a margine della conferenza stampa sulle UTI. Il primo cittadino va già duro pure sull’improduttività dell’ente comprensoriale di Gemonese, Val Canale-Canal del Ferro, commissariato da diversi anni mentre in prima battuta replica all’interrogazione presentatagli dalle opposizioni in consiglio comunale (Un’Altra Tarvisio e Valcanale verde) rispetto all’utilizzo della fascia tricolore in manifestazioni definite “Politiche”.
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Ad intervenire sulla questione della Ciclovia inoltre il consigliere regionale della Lega Nord, Barbara Zilli: “Se i cicloturisti si fermano, è perché hanno forato o perché è caduta la catena, è ridicolo che debbano farlo davanti ad un cartello. Bene hanno fatto i funzionari a correre ad eliminarli oggi stesso, evitando così una montagna di polemiche”.