Il treno della Pedemontana ha riabbracciato Gemona
“Questo è un progetto partito dal basso, il merito del suo successo va alle comunità locali, con le quali dovremo proseguire la sinergia affinchè oggi non sia un punto di arrivo ma un punto di partenza per dare nuovo sviluppo al territorio”.
Sono parole che guardano al futuro quelle con cui il governatore Massimiliano Fedriga ha salutato oggi a Gemona le centinaia di persone che attendevano il suo arrivo in stazione a bordo del treno storico con cui stamattina è stata inaugurata la riapertura dell’intera tratta ferroviaria “Pedemontana”.
Il governatore è salito alle 8 del mattino alla stazione di Sacile sul treno a vapore trainato dalla vaporiera Gr. 728.022. Con lui, lungo i 72 chilometri e 112 metri di binari rimessi in uso, hanno viaggiato anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, il presidente di Fondazione FS Italiane, Mauro Moretti e il direttore generale della Fondazione, Luigi Cantamessa, oltre ai sindaci e agli amministratori dei 18 comuni attraversati dalla ferrovia. Dopo il taglio del nastro a Sacile, il treno ha fatto tappa, accolto a festa da migliaia di persone tra cui molti turisti provenienti dal Veneto e dall’Austria, nelle stazioni di Maniago, Fanna-Cavasso, Meduno, Travesio, Pinzano al Tagliamento, Forgaria-Bagni di Anduinis, Majano (Osoppo) e Gemona del Friuli, dove si sono tenute le celebrazioni ufficiali.
“Vorrei che ciascuna stazione diventasse una vetrina per promuovere l’identità locale dei territori” ha auspicato Fedriga convinto che “la presenza di un’offerta differenziata di prodotti e bellezze paesaggistiche fa del Friuli Venezia Giulia una regione unica in Italia”. Il governatore ha assicurato che in questo progetto “la Regione continuerà ad investire in continuità con quanto fatto dall’amministrazione regionale precedente” perché, ha precisato il governatore, “tante sono le cose da contestare a chi mi ha preceduto, ma questo è un lavoro che proseguiremo in continuità; turismo, cultura, mobilità sono un investimento per l’imprenditorialità locale a patto che si continui a lavorare con progettualità integrate”.
La tratta riapre dopo 6 anni dalla chiusura causata da una frana e funzionerà da qui a dicembre con finalità turistica. Sono 16 gli appuntamenti in occasione di altrettanti eventi di carattere regionale che compongono il calendario da qui a fine anno, con treni in ogni week-end tra agosto e settembre e un appuntamento finale l’8 dicembre con il treno dei mercatini di Natale.
La Sacile-Gemona è stata inserita tra le 18 ferrovie turistiche riconosciute dalla legge nazionale 128/2017, grazie ad un piano che ha il suo motore operativo nella Fondazione FS Italiane. Il presidente Mauro Moretti ha ricordato come “la ferrovia friulana si inserisca in questo percorso di ricostruzione di migliaia di chilometri di rete abbandonati che vogliamo riportare all’uso per un turismo di alto livello, sostenibile e colto, integrato al cicloturismo, attento agli elementi culturali dei singoli luoghi di cui l’Italia è ricca”.
Ma negli obiettivi della Regione la “Pedemontana” dovrà riprendere piena funzionalità anche per il servizio di trasporto pubblico locale. Dallo scorso dicembre i pendolari possono viaggiare in treno tra Sacile e Maniago, ma l’impegno del governatore Fedriga è di restituire a studenti e lavoratori l’intera tratta. “Stiamo già lavorando con Rete Ferroviaria Italiana al superamento di alcune difficoltà infrastrutturali – ha confermato Pizzimenti – entro un tempo relativamente breve giungeremo al pieno esercizio”. In particolare è già allo studio da parte di Rfi una soluzione per il passaggio a livello di Sacile, per dare continuità al traffico veicolare. Alla giornata di festa hanno preso parte anche Rosina Oliveto, direttore territoriale produzione RFI Fvg, Elisa Nannetti, direttore Trenitalia Fvg, Alessandro Puhali, presidente dell’associazione per il Museo Stazione Trieste Campo Marzio, i rappresentanti dei comitati dei pendolari, della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab Fvg) e delle tantissime associazioni culturali e di volontariato che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento in ciascuna località.